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Messina, pescatore trovato morto in spiaggia: "Era stato minacciato"

Il pescatore trovato morto a Messina era stato minacciato

Un uomo di 72 anni è stato trovato morto in spiaggia a Messina. La famiglia ha spiegato che aveva ricevuto delle minacce.

Un uomo di 72 anni, Vincenzo Marchese, è stato trovato morto in spiaggia a Messina. La famiglia ha spiegato che aveva ricevuto delle minacce di morte.

Messina, uomo trovato morto in spiaggia: “Aveva ricevuto minacce”

Vincenzo Marchese, pescatore di 72 anni, è stato trovato morto sul lungomare di Acquitta, tra Terme Vigliatore e Falcone, in provincia di Messina. Il suo corpo era seminudo sulla spiaggia. L’autopsia farà maggiore chiarezza sul decesso. Le ipotesi sulle cause sono tutte aperte, perché i primi esami non hanno fornito elementi utili a risolvere questo giallo. Le dichiarazioni della famiglia fanno pensare all’ipotesi dell’omicidio. “Era stato minacciato di morte” hanno dichiarato.

Inizialmente si era pensato ad un malore, ma le ricerche non hanno portato al ritrovamento degli indumenti dell’uomo, dei suoi effetti personali e dei documenti. Per questo si pensa possa trattarsi di una morte violenta o premeditata. Il cadavere è stato scoperto dai passanti e riconosciuto dalle sorelle. Non si esclude l’ipotesi dell’aggressione per rapina o del regolamento di conti.

Messina, uomo trovato morto in spiaggia: la lettera della famiglia

La famiglia della vittima ha scritto una lettera. “Il povero zio Enzo godeva, fino al momento della sua morte, di una buona condizione di salute soprattutto se parametarata ai 72 anni che aveva compiuto il 31 gennaio 2024. Questo induce gli scriventi a ritenere, fermo restando il fatto che il malore occasionale è una delle ipotesi al vaglio degli inquirenti e che gli scriventi non possono escludere, che se di malore si è trattato, esso è stato imprevisto ed imprevedibile oltre a non essere connesso ad una situazione di cronicità” hanno scritto i parenti del pescatore.

Stranisce, e non poco, che il cadavere sia stato rinvenuto a torso nudo; come se il povero zio Enzo fosse uscito da casa nonostante le avverse condizioni meteo privo della maglietta della salute (che indossava sempre -anche d’estate-) del maglione (con il qual era stato visto alcune ore prima da una delle vicine) e del giubbotto. Tutti indumenti che non sono stati rinvenuti né in casa, né sulla spiaggia, né in mare. La famiglia, che ricorda lo zio Enzo come una persona mite e buona che non ha mai avuto screzi con nessuno se non, da ultimo, con un gruppo di extracomunitari domiciliati in un immobile vicino a quello di residenza del defunto da uno dei quali era stato minacciato di morte alcuni giorni prima dei tragici eventi che lo hanno colpito” ha aggiunto la famiglia della vittima.