È finito al centro di un’inchiesta della Procura di Modena un medico dipendente del servizio sanitario locale, accusato di peculato. Le indagini, condotte dalla Guardia di Finanza, puntano a fare luce su anni di attività parallele non autorizzate.
Modena, visite a pagamento non registrate: medico indagato per peculato
Un medico modenese, professore associato universitario ed ex direttore dell’unità operativa di oculistica del Policlinico, è finito al centro di un’inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza per gravi irregolarità nella gestione della sua attività.
Sebbene fosse autorizzato a esercitare in regime intramurario nel proprio studio, avrebbe eluso gli obblighi previsti dalle convenzioni con l’ente pubblico, effettuando visite e prestazioni specialistiche a pazienti privati senza alcuna comunicazione all’Azienda ospedaliero-universitaria di Modena. I compensi, sempre pagati in contanti, non venivano tracciati né registrati ufficialmente, ma annotati su agende personali, al di fuori dei circuiti previsti dalla normativa.
Modena, medico accusato di peculato: 360 mila euro non dichiarati
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, tra gennaio 2018 e marzo 2020, il professionista avrebbe svolto circa 3.000 prestazioni mediche, incassando oltre 360.000 euro mentre era vincolato da un contratto di esclusività con l’Azienda ospedaliera.
Una parte di tali somme – circa 120.000 euro – sarebbe transitata attraverso una società in accomandita semplice riconducibile al medico, di cui era amministratore di fatto, con il coniuge come socio accomandante. La Procura contesta al medico il reato di peculato, per aver trattenuto indebitamente somme spettanti al servizio sanitario pubblico. Inoltre, lui e la moglie risultano denunciati anche per l’emissione di fatture per operazioni inesistenti legate a quelle prestazioni.
Su ordine del giudice per le indagini preliminari, la Guardia di Finanza ha eseguito un sequestro preventivo di beni e disponibilità finanziarie pari all’importo contestato.