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Morbillo: emergenza in Brianza, 126 casi negli ultimi 12 mesi

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La Lombardia oggi si trova al quinto posto per numero di persone colpite dal morbillo, una malattia oggi spesso sottovalutata. Purtroppo c’è un calo di vaccinazioni in tutta Italia, la vaccinazione doverebbe coprire oltre il 95% dei bambini, l’unica strada per tutelare tutti i soggetti anch...

La Lombardia oggi si trova al quinto posto per numero di persone colpite dal morbillo, una malattia oggi spesso sottovalutata. Purtroppo c’è un calo di vaccinazioni in tutta Italia, la vaccinazione doverebbe coprire oltre il 95% dei bambini, l’unica strada per tutelare tutti i soggetti anche quelli immunodepressi. L’attenzione è alta in questi giorni dopo il picco di casi, la copertura dei vaccini non é completa. Lo dimostra la tragedia del bimbo leucemico di 6 anni che è morto all’ospedale San Gerardo proprio per complicanze da morbillo.

Se ci fossero soggetti, soprattutto bambini, che per ragioni mediche o altre controindicazioni, non possono essere vaccinati, ecco che una valida immunità di gregge tutela anche loro. Anche questi bambini hanno diritto di essere protetti e lo saranno se i soggetti loro attorno sono vaccinati afferma in un comunicato la linea dell’Ordine dei medici di Monza e Brianza.

Ricordiamo che proprio in Brianza nei primi quattro mesi dell’anno sono stati registrati 126 casi di morbillo. “Ben 117 dei malati non erano mai stati vaccinati contro il morbillo, in linea con il dato nazionale che mostra circa il 90% di non vaccinati, rispetto al totale dei malati, per l’anno in corso” spiega il Dipartimento di Igiene e prevenzione sanitaria dell’Ats Brianza. Nello stesso periodo dell’anno precedente i casi erano di molto inferiori, solo 11 infatti (13 nel 2015 e 18 nel 2014). Un simile picco non si era mai registrato negli ultimi 15 anni, l’unico episodio che si avvicina ai numeri dei casi di quest’anno è quello del 2002 dove la malattia è stata diagnosticata in 109 pazienti.

Il morbillo ha colpito 6 persone nel Lecchese, 29 nel Monzese e 91 nel Vimercatese, manifestandosi in soggetti di tutte le età, con un range che va dai 9 mesi ai 54 anni. La maggiore concentrazione dei casi si è avuta in bimbi della fascia 0-4 anni e nei giovani adulti della fascia 30-34 anni. Dei 126 casi di malattia segnalati ad oggi, ben 64 sono raggruppabili in focolai in ambito familiare e lavorativo. Fra alcuni di loro sono state segnalate complicanze in polmonite, epatite, otite e stomatite, soltanto per 23 dei pazienti è stato necessario il ricovero mentre per altri 13 è bastato solo l’accesso al pronto soccorso. La vaccinazione post-esposizione non può evitare la malattia, ma contribuisce ad evitare possibili complicanze.
In conclusione i dati rilevati a livello locale confermano la persistenza della circolazione del virus del morbillo, dovuta al mancato raggiungimento della copertura vaccinale di almeno il 95% dei bambini fino a 24 mesi di età, indicata dagli esperti come soglia minima per fermare la circolazione del virus nella popolazione. Sappiamo che questo dato è legato sostanzialmente al crescente numero di genitori che rifiutano la pratica vaccinale, nonostante evidenze scientifiche consolidate sul valore positivo delle vaccinazioni e sulla loro sicurezza. Per rafforzare l’informazione e favorire l’adesione consapevole da parte dei genitori, in collaborazione con i Pediatri di Famiglia, sono in atto a livello regionale azioni di monitoraggio delle coperture e di rafforzamento della proposta di vaccinazioni in età pediatrica”. ha affermato la Dott.ssa De Grada dell’Ats.