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Morte a Villa Pamphili, trovate donna e neonata: proseguono le ricerche di un uomo

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A Villa Pamphili, la scoperta della morte di una madre e una neonata scuote Roma. Proseguono le indagini per chiarire cause e responsabilità di questa tragedia.

Nel cuore di Roma, la scoperta della morte a Villa Pamphili di una madre e della sua bambina ha scosso la città, aprendo nuovi interrogativi sulle cause e i responsabili di questa tragedia.

La pista dell’omicidio nella morte avvenuta a Villa Pamphili

Gli accertamenti sono già partiti con passo deciso. L’identità delle due vittime è stata confermata grazie a Dna e impronte digitali, incrociate con le banche dati.

E subito, l’attenzione della squadra mobile per la morte della madre e della sua bambina a Villa Pamphili si è focalizzata su un uomo, un cittadino dell’Est Europa, probabilmente legato alle due donne. È lui la chiave di tutto? Le indagini vanno avanti senza sosta, ma la scena resta inquietante. L’autopsia, programmata per martedì, potrebbe chiarire molti punti oscuri.

Le ipotesi più concrete parlano di un duplice omicidio. Un gesto crudele che si sarebbe consumato in un contesto di degrado, forse tra persone senza fissa dimora. La donna, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe morta ore prima della bambina. Sul suo corpo non ci sono ferite evidenti. La piccola, invece, potrebbe essersi procurata delle ferite cadendo tra le sterpaglie dove è stata abbandonata. I corpi sono stati trovati a circa 200 metri di distanza l’uno dall’altro. La morte della donna è stata una scoperta sconcertante, trovata senza vita dentro a un sacco nero, con un braccio fuoriuscito, proprio vicino a una inferriata che guarda su via Leone XII. La piccola invece è stata ritrovata più all’interno, lungo un sentiero molto frequentato da chi passeggia o corre nella villa.

Morte a Villa Pamphili: tra verde e ombre, la scientifica indaga

Intanto, la polizia scientifica non lascia nulla al caso. L’area attorno al ritrovamento è stata ampliata con nastri gialli, a caccia di prove e indizi. Il lavoro degli investigatori dello Sco, coordinati dal pm Antonio Verdi e dall’aggiunto Giuseppe Cascini, si concentra sulla vasta area verde di Villa Pamphili. Una villa storica, con tanti angoli nascosti, dove non ci sono telecamere e ogni passo può raccontare una storia.

Gli investigatori stanno cercando di ricostruire gli spostamenti, immaginando percorsi e possibili nascondigli. Il luogo dove la donna è stata trovata si affaccia su una strada trafficata, mentre la bambina giace in un punto più riservato, raggiungibile dopo aver attraversato i viali dove abitualmente passano runner, ciclisti, famiglie con bambini. Un contesto che rende ancora più assurda e dolorosa questa vicenda. Le domande restano tante, le risposte poche. Ma la verità, dicono, verrà a galla.