In un mondo sempre più connesso, paradossalmente, la solitudine può colpire anche chi ha accesso a tutti i mezzi di comunicazione. La storia di Charlotte Leader, giovane donna inglese trovata morta in casa senza che nessuno se ne accorgesse per oltre un anno, è un tragico esempio di come l’isolamento possa manifestarsi in modo invisibile.
La tecnologia, spesso vista come un ponte verso il mondo esterno, diventa in questo caso l’unico interlocutore, con l’intelligenza artificiale che raccoglie le ultime richieste di aiuto di chi si sente completamente sola.
Muore in casa a 23 anni ma nessuno se ne accorge
La madre ha riferito di aver perso i contatti con Charlotte a partire dal settembre 2021, mentre i vicini hanno confermato che la giovane usciva raramente di casa. Il coroner Stephen Teasdale ha dichiarato che Charlotte soffriva di problemi di salute mentale e che, con il tempo, era diventata un’estranea per la famiglia, allontanandosi anche dai servizi di supporto psicologico.
La famiglia ha voluto ricordarla sui social:
“Charlotte era una ragazza incredibilmente bella e talentuosa. Suonava la chitarra e la tastiera e aveva un grande amore per l’arte. Era enormemente amata dalla sua famiglia e ci mancherà ogni giorno“.
Muore in casa a 23 anni ma nessuno se ne accorge: la scoperta sul pc
Charlotte Leader, 23 anni, è stata trovata senza vita nella sua abitazione di Bolton, nella Greater Manchester, ad agosto 2025, oltre un anno dopo la sua morte, avvenuta probabilmente nell’agosto 2024. La scoperta è stata casuale: durante un controllo di sicurezza, i vigili del fuoco hanno fatto irruzione nell’appartamento e hanno rinvenuto il corpo ormai mummificato.
Gli inquirenti hanno ricostruito gli ultimi mesi della giovane donna analizzando i suoi dispositivi, scoprendo che i suoi unici contatti erano stati con ChatGPT. La 23enne, affetta da disturbi alimentari e problemi di salute mentale, cercava conforto e aiuto dall’intelligenza artificiale:
“Aiutami, sono andata a procurarmi del cibo“, aveva scritto l’ultima volta, ricevendo come risposta: “Sembri indecisa sul fatto di avere del cibo“, alla quale Charlotte replicava: “È cibo che non volevo e questo è frustrante“.
Le autorità hanno confermato che nell’abitazione non c’erano farmaci, droghe né segni di violenza o di suicidio, e il medico legale ha concluso che la morte potrebbe essere stata causata da un malore legato alle sue condizioni di salute.