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Napoli,Lavazza e Cesvi insegnano a giovani fragili arte del caffè

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Napoli, 31 gen. (askanews) - La Fondazione Lavazza e Fondazione Cesvi, insieme a Napoli, per la nuova edizione del programma di formazione 'A Cup of Learning'. Il modello formativo internazionale si rivolge ai giovani in cerca di opportunità lavorative nel mondo del caffè, in particolare a coloro ...

Napoli, 31 gen. (askanews) – La Fondazione Lavazza e Fondazione Cesvi, insieme a Napoli, per la nuova edizione del programma di formazione ‘A Cup of Learning’. Il modello formativo internazionale si rivolge ai giovani in cerca di opportunità lavorative nel mondo del caffè, in particolare a coloro che provengono da gruppi sociali più fragili. Otto fra ragazze e ragazzi hanno partecipato al progetto apprendendo le tecniche e i segreti dell’arte del caffè ottenendo un diploma di riconoscimento con l’obiettivo di trasformare questa passione in una professione.

L’occasione è stata anche fonte di ispirazione nella scelta di Lavazza di raccontare il progetto nella serie tv ‘Mare Fuori’: i ragazzi che hanno partecipato al programma hanno incontrato l’attore Massimiliano Caiazzo per condividere con lui l’esperienza vissuta nella realtà. “Quando abbiamo pensato a questo progetto – ha detto Carlo Colpo, Marketing Communication director del Gruppo Lavazza – abbiamo subito trovato il collegamento perfetto con la serie ‘Mare Fuori’ che racconta, appunto, di situazioni complicate di giovani che vivono in contesti difficili e, all’interno della serie, c’è proprio un laboratorio . Quindi la formazione è al centro del racconto della serie per cui era veramente naturale, per noi, entrare a farne parte, proprio con il progetto A Cup of Learning”.

Nella città partenopea, ad ospitare il training che vuole offrire strumenti per ‘Essere Barista’, è stata la Casa del Sorriso Cesvi.

“Qui, a San Pietro a Patierno, Cesvi opera da alcuni anni per offrire protezione e percorsi di formazione per bambini, donne e adolescenti. Questo programma – ha spiegato Roberto Vignola, vice direttore generale di Cesvi – si basa su tre pilastri: il primo è quello dell’empowerment, rafforzare quelle che sono le competenze dei ragazzi e fornire loro l’occasione di scoprire alcuni talenti che, nel corso degli anni, possono offrire anche uno sbocco per un’integrazione sociale ed economica. L’altro pilastro importante è l’equità, ossia offrire opportunità di accesso a servizi educativi ma anche a servizi formativi. E, in ultimo ma non per ultimo, c’è il tema della protezione dalla violenza per quanto riguarda i bambini e le donne. Lo facciamo attraverso colloqui individuali, laboratori, percorsi in cui la comunità, quotidianamente, si confronta su quelle che sono le tematiche principali, ricercando insieme – ha concluso – delle risposte positive per fare in modo che nasca una vera e propria comunità solidale”.

Dal 2017 ad oggi, ‘A Cup of Learning’ è stato promosso in 16 Paesi in tutto il mondo, formando più di 400 beneficiari e permettendo l’attivazione di oltre 90 tirocini nel settore della ristorazione e nelle caffetterie.