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Scatta allerta del Ministero della Salute: "Non comprate questi friarielli”

friarielli botulino

Allarme del Ministero della Salute sui friarielli botulino: alcuni lotti sono stati ritirati per rischio contaminazione. Informazioni ufficiali, marchi coinvolti e indicazioni ai consumatori.

Un avviso che non si può ignorare. E che arriva direttamente dal Ministero della Salute.

Allarme del Ministero: friarielli e rischio botulino

Un SOS alimentare è stato lanciato nelle ultime ore. Non un richiamo qualunque, ma un avvertimento secco: “Non consumate quei friarielli”. La ragione è seria, serissima. Rischio di contaminazione da botulino.

Una parola che fa paura solo a sentirla. E che, purtroppo, non è rimasta confinata nei manuali di medicina.

La cronaca nera degli ultimi giorni ha raccontato già troppo. Calabria e Sardegna, due Regioni unite dallo stesso destino amaro: tre vite spezzate, in circostanze sospette. Roberta Pitzalis, 38 anni, non ce l’ha fatta dopo un evento di street food a Monserrato. Ricoverata al Brotzu, non è tornata a casa. Gli inquirenti hanno puntato il dito sul guacamole servito con i tacos, su quei lotti importati dal Perù che ora portano con sé più ombre che certezze.

In Calabria, invece, Luigi Di Sarno e Tamara D’Acunto hanno trovato la morte dopo un semplice panino acquistato in un food truck. Il titolare ha ammesso candidamente che il cibo restava ore al sole. Troppo. Più che sufficiente per permettere al Clostridium botulinum di proliferare. Risultato: un dramma che ora ha il volto e i nomi di persone comuni.

Il Ministero della Salute, a fronte di questi casi, non ha potuto che alzare la voce. E lo ha fatto con un avviso netto: richiamo di alcuni lotti di friarielli alla napoletana. Prodotti dalla Ciro Velleca Srl a Scafati, provincia di Salerno. Non è folklore, non è leggerezza burocratica. È un ordine preciso: chi li ha acquistati non deve consumarli. Riportarli indietro. Subito.

I marchi coinvolti dei friarielli e i dettagli dei lotti

Il richiamo del Ministero della Salute riguarda due marchi molto diffusi: Vittoria e Bel Sapore come riporta anche tgsky24. Tutte confezioni da un chilo, tutte finite nel mirino per lo stesso sospetto: contaminazione dei friarielli da botulino.

Per il marchio Vittoria, i lotti interessati sono il 280325 e il 290425, con scadenze rispettivamente al 28 marzo 2028 e al 29 aprile 2028. Per Bel Sapore, invece, l’allerta colpisce i lotti 060325 (scadenza 6 marzo 2028) e 280325 (28 marzo 2028). Date lontane, prodotti conservati a lungo. Ma è proprio nella conservazione che si nasconde il pericolo, quando le condizioni diventano favorevoli a un batterio invisibile e letale.

Il Ministero non lascia margini d’interpretazione: chiunque abbia in casa quei barattoli di friarielli non deve aprirli. Non deve assaggiarli “giusto per vedere”. L’indicazione è chiara: riportarli nel punto vendita. Fine.

Negli ultimi anni i richiami alimentari sono aumentati. Non è un caso, non è paranoia collettiva. È che la catena alimentare è lunga, fragile, e basta un errore — uno solo — per trasformare un piatto tipico in un’arma. L’orologio, in certi casi, corre più veloce della prudenza. E quando si parla di friarielli e botulino, il confine tra leggerezza e tragedia diventa troppo sottile.