Nelle ultime ore il conflitto tra Russia e Ucraina ha conosciuto una nuova e drammatica escalation, caratterizzata da attacchi su vasta scala che hanno coinvolto numerose regioni ucraine e provocato ripercussioni anche nei Paesi vicini. La violenza dei raid, l’elevato numero di droni e missili impiegati e le risposte militari e diplomatiche attivate a livello internazionale delineano uno scenario sempre più complesso.
Nuovo attacco sull’Ucraina: ripercussioni internazionali e risposte diplomatiche
L’escalation ha avuto effetti oltre i confini ucraini. In Polonia, due aeroporti sono stati temporaneamente chiusi e i caccia militari sono decollati in risposta al rischio generato dai raid russi; Varsavia ha inoltre annunciato la chiusura dell’ultimo consolato russo rimasto nel Paese, definendo recenti episodi di sabotaggio come atti di terrorismo di Stato.
Anche la Romania ha innalzato il livello di allerta, facendo decollare la propria aviazione dopo il passaggio di droni sul territorio nazionale. Parallelamente, gli Stati Uniti hanno inviato una delegazione del Pentagono a Kiev per discutere nuove iniziative diplomatiche e confermare un ulteriore pacchetto di aiuti militari da 105 milioni di dollari.
Nuovo attacco sull’Ucraina, lanciati decine di missili: almeno 9 morti
Un’ondata massiccia di raid russi ha colpito diverse regioni ucraine, con un bilancio di vittime e distruzioni particolarmente grave nell’ovest del Paese. A Ternopil, grattacieli residenziali sono stati centrati e avvolti dalle fiamme, mentre squadre di soccorso continuano a cercare persone rimaste sotto le macerie.
Il presidente Volodymyr Zelensky ha denunciato l’impiego di oltre 470 droni e 48 missili di varia tipologia in un’unica notte, un’azione che ha causato nove morti, numerosi feriti e danni estesi alle infrastrutture civili.
Kharkiv è stata tra le città più colpite, registrando decine di feriti, tra cui diversi bambini, e incendi diffusi in quartieri abitati. Attacchi sono stati segnalati anche nelle regioni di Leopoli, Kiev, Mykolaiv, Cherkasy, Donetsk, Chernihiv, Dnipro e Ivano-Frankivsk, dove impianti energetici e strutture di trasporto sono stati seriamente danneggiati. Zelensky ha ribadito la necessità di un rafforzamento immediato delle difese aeree e dell’assistenza internazionale, chiedendo ulteriori sanzioni contro Mosca.
Sul fronte opposto, Mosca sostiene di aver neutralizzato 65 droni ucraini diretti verso regioni russe e di aver intercettato missili Atacms lanciati verso Voronezh.
L’insieme di questi eventi conferma una situazione sempre più tesa, con ripercussioni sia militari sia politiche in tutta l’area, mentre cresce l’urgenza di misure coordinate per garantire sicurezza e stabilità.