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Omicidio Senago: inquirenti, 'reo confesso e madre s'informarono su telecamere' (2)

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(Adnkronos) - L'elemento investigativo è uno dei tanti che deve essere valutato per scongiurare la presenza di complici in una fase successiva al delitto, ossia quando il 30enne ha nascosto il corpo della fidanzata e poi ha ripulito l'intero appartamento di Senago. Quella richiesta,...

(Adnkronos) – L'elemento investigativo è uno dei tanti che deve essere valutato per scongiurare la presenza di complici in una fase successiva al delitto, ossia quando il 30enne ha nascosto il corpo della fidanzata e poi ha ripulito l'intero appartamento di Senago. Quella richiesta, per chi all'oscuro dell'omicidio, può essere letta proprio come un tentativo di cercare immagini che potessero immortalare Giulia e magari un suo allontanamento volontario, una volta scoperto il tradimento. "Non c'è nessun nuovo indagato" spiegano dalla procura.

La verità, agli occhi del reo confesso Alessandro, è ben diversa: Giulia era già morta sabato 27 maggio, quindi dopo il tentativo di bruciare il corpo – e forse alcuni suoi oggetti come il passaporto (mai trovato) – la trascina in cantina, poi nel garage, prima di abbandonarla in via Monte Rosa. Per gli inquirenti, l'aggiunto Letizia Mannella e il pm Alessia Menegazzo, l'intento del barman – descritto come un narcisista e un manipolatore – "era prima di simulare una sparizione della giovane, quindi di fingere un suicidio, laddove il suo corpo fosse stato trovato".