La tranquilla città di San Benedetto del Tronto è stata scossa da un drammatico omicidio–suicidio: un uomo di 80 anni ha ucciso la moglie, sua coetanea, prima di togliersi la vita. La tragedia mostra quanto l’impatto della malattia possa estendersi ben oltre la salute fisica di chi ne è colpito.
Omicidio-suicidio a San Benedetto: una vita segnata dalla malattia
Entrambi pensionati, Cutella e Venditti avevano lavorato come infermieri nello stesso ospedale e non avevano figli. La loro quotidianità era stata profondamente segnata dall’ictus che aveva colpito Vanda quasi un anno fa, rendendola non autosufficiente e costringendola a frequenti ricoveri in Rsa.
Proprio ieri, l’uomo l’aveva portata a casa approfittando di un permesso temporaneo, ma il ritorno alla struttura sanitaria non è mai avvenuto. Le autorità stanno raccogliendo testimonianze e analizzando la scena per chiarire dinamica e motivazioni dell’accaduto, mentre ulteriori dettagli ufficiali non sono ancora stati resi noti.
Omicidio-suicidio a San Benedetto: 80enne spara alla moglie e si toglie la vita
San Benedetto del Tronto è stata scossa da una drammatica vicenda nella giornata di ieri, giovedì 16 ottobre. In via Stamira, nel cuore della città, i corpi di una coppia di ottantenni sono stati rinvenuti privi di vita all’interno della loro abitazione.
Secondo le prime ricostruzioni, Mario Cutella, 80 anni, avrebbe sparato alla moglie Vanda Venditti, sua coetanea, per poi togliersi la vita con la stessa arma. La scoperta sarebbe stata fatta dal personale sanitario della Rsa di Massignano, dove la donna era ricoverata, giunto per riportarla nella struttura dopo un permesso di qualche ora trascorso a casa.
Sul luogo sono intervenuti immediatamente i carabinieri, che hanno avviato le indagini sotto la direzione della Procura di Ascoli Piceno.