Il dramma di Pamela Genini, 29enne modella e imprenditrice bergamasca, uccisa a Milano dall’ex compagno Gianluca Soncin, mette in luce l’estrema violenza che può scatenarsi all’interno di relazioni caratterizzate da possesso e intimidazioni. Pamela, dopo aver deciso di interrompere la relazione, ha vissuto giorni di minacce e aggressioni, fino al tragico epilogo sul balcone del suo appartamento, davanti agli occhi di vicini impotenti.
Le sue urla disperate, negli ultimi minuti di vita, raccontano in maniera straziante la paura e l’impotenza che hanno preceduto il femminicidio.
Pamela Genini e la relazione con Gianluca Soncin: i precedenti casi di violenze
Nell’estate del 2024, durante un viaggio all’Elba, lui l’avrebbe aggredita con calci e pugni e addirittura cercato di spingerla dal balcone. A settembre, durante una gita a Venezia, si sarebbe ripetuta un’altra violenza. Lo scorso aprile, quando lei decide di chiudere la relazione e lasciare Cervia, lui la minaccia: “Se mi lasci t’ammazzo, e ammazzo tua madre“. Spaventata, lei confida all’ex: “Non posso lasciarlo altrimenti m’ammazza“. Tra loro è un continuo tira e molla.
Il 9 maggio la polizia deve intervenire in casa a Milano per una lite, e da allora gli episodi violenti si moltiplicano: ad agosto lui le avrebbe puntato una pistola alla pancia, e sabato scorso, durante una gita a Padova, la minaccia di uccidere il cane e la schiaffeggia. Dopo quell’episodio, lei lo caccia di casa, ma tempo prima lui aveva fatto una copia delle chiavi, che utilizzerà martedì.
“Emerge un quadro agghiacciante. Un rapporto possessivo e violento“, osserva la pm Menegazzo.
Gianluca Soncin, 52enne biellese, è ora detenuto nel carcere di San Vittore, dopo essere stato ricoverato al Niguarda per le ferite autoinferte. Durante l’interrogatorio davanti al gip Tommaso Perna, l’uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere, rimanendo silenzioso e apparentemente distaccato.
Pamela Genini, gli ultimi 30 minuti di vita della giovane: cos’è successo
Martedì sera, Pamela Genini è stata colpita a morte dal compagno Gianluca Soncin sul balcone della sua abitazione a Milano. Prima dell’aggressione finale, Pamela era al telefono con un ex fidanzato, confidandogli le sue paure: aveva appena lasciato Soncin e diceva di sentirsi sola, ma “era contenta di aver trovato il coraggio di lasciarlo“. La conversazione si interrompe bruscamente con un grido: “Aiuto, aiuto, aiuto“.
Nei minuti successivi, invia alcuni messaggi disperati: “Ho paura, ha fatto doppione chiavi mie, è entrato, non so che fare, chiama polizia” e, subito dopo, un disperato “per favore”.
I vicini osservano impotenti la scena: Pamela cercare di fuggire, “l’ha afferrata per i capelli e l’ha trascinata a forza dentro“. Poco dopo, una residente sente le sue suppliche disperate: “Non lo farò più“, “Ti amo“, “Smettila, ho una famiglia“, e poi, mentre l’uomo le affonda il coltello nel collo, il tremendo “Ti prego, ti prego, ti prego“. Resta inginocchiata sul balcone, mentre Soncin continua ad aggredirla.
Quando arrivano le Volanti, Pamela tenta di nascondere a Soncin l’intervento delle forze dell’ordine: finge che alla porta ci sia una consegna, dicendo “Secondo piano, Glovo“. Ma non basta. Gli agenti la sentono urlare: “Mi sta accoltellando, aiuto“. All’arrivo della polizia, Pamela è ancora viva, ma respira sempre più affannosamente. I soccorsi si rivelano inutili: muore alle 22.45, dopo aver subito almeno 24 coltellate.