Pier Silvio Berlusconi, durante la conferenza stampa pre-natalizia a Cologno Monzese, ha parlato del futuro di Forza Italia e del ruolo di Antonio Tajani, sottolineando l’importanza del rinnovamento generazionale, dei nuovi volti e di una maggiore partecipazione nel partito.
Pier Silvio Berlusconi e il legame con Forza Italia: si guarda al dopo Tajani?
Ieri sera, 10 dicembre, Pier Silvio Berlusconi ha incontrato la stampa nello studio 10 di Cologno Monzese per una conferenza pre-natalizia. L’amministratore delegato di Mediaset ha affrontato temi televisivi, politici e personali, soffermandosi anche sul partito fondato dal padre, Silvio Berlusconi.
Pur precisando di non occuparsi direttamente di politica, Pier Silvio ha sottolineato l’importanza di Forza Italia tra i lasciti del padre: “Tra i lasciti di mio padre tra i più grandi, se non il più grande, c’è Forza Italia. Siamo due persone che lavorano, appassionate e impegnate nel proprio lavoro ma chi fa l’imprenditore non può essere distante dalla politica”.
Ha poi espresso gratitudine verso il ministro degli Esteri Antonio Tajani e l’intera squadra che ha guidato il partito dopo la scomparsa del padre, definendo il loro impegno “cosa per nulla facile”. Guardando al futuro, Berlusconi ha evidenziato la necessità di introdurre “facce e idee nuove” senza stravolgere i valori storici del partito, adattandoli però alle esigenze della politica contemporanea e al contesto del 2025.
Pier Silvio Berlusconi guarda al dopo Tajani? Le parole sorprendenti e la replica immediata
Le parole di Pier Silvio hanno trovato conferma in Antonio Tajani, che da Mumbai ha definito gli spunti del figlio di Berlusconi “sollecitazioni positive” e ha ribadito l’importanza di promuovere giovani e nuovi talenti all’interno del partito. Tajani ha ricordato i risultati concreti: dai giovani eletti nelle recenti elezioni regionali ai vice segretari che stanno già lavorando sul territorio, fino ai congressi che hanno ampliato la partecipazione degli iscritti.
Il leader di Forza Italia ha concluso sottolineando l’impegno verso un partito aperto e inclusivo: “Troveremo, senza mai offendere nessuno, una nuova classe dirigente che rappresenti il futuro, sempre di più. Faremo sempre più emergere volti nuovi, un partito aperto, allargato e con una classe dirigente eletta”.
Tajani ha quindi ribadito che i congressi provinciali, comunali e regionali servono a incrementare la partecipazione e a costruire una forza politica “con le porte aperte”, capace di coniugare esperienza e innovazione generazionale.