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Manifestazione ProPal a Pisa: blocco dei treni e le conseguenze per i partecipanti

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Pisa, denunce ai manifestanti ProPal per il blocco dei treni: polemiche e conseguenze.

A Pisa circa 1.500 manifestanti ProPal hanno attraversato il centro prima di provocare il blocco treni alla stazione, occupando i binari per oltre un’ora. L’iniziativa ha già portato a diverse denunce e suscitato critiche da politici locali e nazionali.

Blocco dei treni a Pisa e denunce ai ProPal

Durante il corteo, organizzato a sostegno della Global Sumud Flotilla, decine di manifestanti hanno provocato il blocco dei treni alla stazione centrale di Pisa, occupando i binari per circa un’ora.

La questura ha avviato una serie di denunce nei confronti di alcuni attivisti, già noti per la loro partecipazione a iniziative ProPal, e sta ultimando l’informativa da trasmettere alla procura per valutare eventuali reati legati all’interruzione di pubblico servizio e al decreto sicurezza. Gli investigatori continuano a visionare le immagini per identificare le persone coinvolte.

Critiche politiche al blocco dei treni dei ProPal: tra diritto a manifestare e libertà di movimento

L’azione ha ricevuto dure critiche da parte di politici, che hanno giudicato il blocco dei treni intollerabile, evidenziando l’importanza di bilanciare il diritto a protestare con la libertà dei cittadini di muoversi senza impedimenti.

Manifestare è sacrosanto creare disagio a tutti gli altri cittadini, bloccando anche la circolazione ferroviaria come successo a Pisa, invece è intollerabile. Il decreto sicurezza, che ho orgogliosamente sostenuto e votato sia in commissione che in aula, punta a contrastare l’insopportabile comportamento di certi manifestanti che con i loro comportamenti oltranzisti danneggiano l’intera comunità come avvenuto in questo caso: il blocco della stazione ha causato oltre due ore di ritardi sulla circolazione dei convogli. A pagarne il prezzo, l’utenza: viaggiatori, magari pendolari che usano il treno per andare a lavoro. Un comportamento inaccettabile, per cui auspico una applicazione ferrea del nuovo reato di blocco ferroviario contenuto proprio nel decreto sicurezza da poco approvato. Molti non possono essere ostaggio di pochi“, ha dichiarato il deputato della Lega Edoardo Ziello.

Blocco dei treni a Pisa e denunce ai ProPal: cosa rischiano

Il blocco dei treni ha provocato ritardi fino a due ore e alcune cancellazioni, coinvolgendo sia pendolari sia viaggiatori a lunga percorrenza. Dopo aver liberato spontaneamente i binari, i manifestanti si sono riuniti nella piazza antistante la stazione, concludendo il presidio pacificamente.

Spetterà alla procura, ricevuta l’informativa della questura di Pisa, decidere se procedere contro i manifestanti per interruzione di pubblico servizio e violazione del decreto sicurezza n. 48 del 2025, convertito in legge lo scorso giugno. La normativa considera ora il blocco ferroviario un reato penale, punibile fino a cinque anni di reclusione.