Leonardo Di Gioia, assessore regionale all’Agricoltura della squadra di Michele Emiliano, prosegue la sua campagna elettorale in favore del candidato leghista alle Europee, Massimo Casanova. Nessun mea culpa o passo indietro dunque, nonostante le polemiche nate soprattutto all’indomani della visita del segretario nazionale del Pd Nicola Zingaretti. I consiglieri Fabiano Amati, Sergio Blasi, Napoleone Cera, Gianni Liviano, Ruggero Mennea e Donato Passuglia non sarebbero rimasti soddisfatti: “Avevamo sperato in Zingaretti, ma nulla di fatto. Il contorsionismo e la convenienza stanno prevalendo. L’assessore Di Gioia deve dimettersi o essere revocato – hanno scritto – perché chi gode del nostro appoggio può scegliere di votare chi vuole, fuorché persone candidate in partiti che vogliono ammazzare i cittadini del sud in nome dell’autonomia del nord”.
“Si dimetta”
“C’è il chiaro tentativo di trascinare la questione sino al 26 maggio, nella speranza di fargli perdere ogni attualità” continuano i sei consiglieri. “L’assessore Di Gioia sostiene candidati di un partito fortemente scettico sull’Europa e lo fa nonostante le regioni del Sud prendano dall’Europa più di quanto versino; sono cioè beneficiari netti. Quasi tutte le imprese hanno in bella mostra il cartello in plexiglas che annuncia il contributo europeo attraverso la Regione. Come si fa a tollerare contributi elettorali a causa della Lega, che è ormai diventata la fabbrica delle paure per lucrare voti? Non possiamo restare in silenzio né pensare, come sostenuto da Zingaretti, che l’assessore abbia un problema con i cittadini e non con il Pd” continuano.
Le parole di Zingaretti
Interpellato sulla vicenda Di Gioia, Zingaretti ha mantenuto bassi i toni: “Penso che sia una contraddizione umana, perché trascorre metà della giornata a difendere i pugliesi governando e l’altra metà votando la Lega, un partito contro il mezzogiorno che prima è venuto qui a chiedere i voti ai pugliesi e poi ha fatto leggi per penalizzarli”. Su Emiliano ha invece detto: “Da presidente di Regione, se il segretario del mio partito mi dicesse chi devo fare assessori diventerei una furia. L’unica cosa che posso dire è che se un assessore di centrosinistra del Sud vota la Lega ha un problema non con il Pd ma con i cittadini che vuole rappresentare. E’ un pò come la tela di Penelope: di giorno lavora per costruire e poi votando Lega lavora per distruggere“.