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Quando si pensa al Papa e ai cardinali, l’immaginario collettivo richiama figure dedite alla fede, alla preghiera e alla guida spirituale di milioni di fedeli in tutto il mondo. Ma accanto alla missione religiosa, esiste anche un lato più concreto e spesso poco esplorato: quello economico. Quanto guadagna il Papa? Qual è il compenso dei cardinali? Domande che sembrano semplici, ma che aprono uno sguardo su un sistema complesso, fatto di scelte simboliche, strutture istituzionali e dinamiche finanziarie ben precise.
In questo articolo proviamo a fare chiarezza, tra trasparenza, tradizione e qualche sorpresa.
La decisione di Papa Francesco durante il suo pontificato
Sebbene anche il Pontefice, in quanto capo di Stato e guida religiosa, abbia diritto a una retribuzione mensile, il pontificato di Papa Francesco è stato segnato da una scelta che lo ha reso davvero unico: ha deciso fin da subito di rinunciare a qualsiasi stipendio fisso.
Noto come il “Papa degli ultimi”, Francesco – nato Jorge Mario Bergoglio – si è spento lunedì 21 aprile, lasciando un’eredità spirituale profonda e un esempio concreto di semplicità. È stato il primo Pontefice a rinunciare volontariamente allo stipendio previsto per la sua funzione. Un gesto coerente con la scelta del nome ispirato a San Francesco d’Assisi, simbolo di povertà e umiltà.
Quanto guadagna davvero il Papa?
In teoria, anche il Papa riceverebbe uno stipendio mensile, così come accade per altri alti funzionari ecclesiastici. Per esempio, Papa Benedetto XVI percepiva un compenso mensile che non superava i 2.500 euro. Una cifra contenuta, specie se confrontata con quella di altri ruoli istituzionali.
Tuttavia, oltre allo stipendio, il Pontefice può anche contare su risorse economiche gestite in modo autonomo, tra cui il cosiddetto Obolo di San Pietro: un fondo alimentato dalle offerte dei fedeli di tutto il mondo, custodito presso lo IOR (Istituto per le Opere di Religione).
Questo denaro viene destinato a progetti di carità, missioni e sostegno alle attività della Chiesa. Secondo quanto riportato da Avvenire, nel 2022 l’Obolo ha raccolto circa 107 milioni di euro, con uscite pari a 95,5 milioni, impiegati principalmente per opere benefiche e per sostenere le spese della Curia.
La verità sul compenso di cardinali, vescovi e preti
Fino al 2021, i cardinali in servizio presso la Curia Romana percepivano una retribuzione mensile compresa tra i 4.000 e i 5.500 euro. Ma con l’emergenza sanitaria causata dalla pandemia, Papa Francesco ha disposto un taglio generale degli stipendi: -10% per i cardinali, -8% per i capi dicastero e i segretari, e -3% per sacerdoti, religiosi e religiose impiegati in Vaticano.
A questa prima riduzione si è aggiunta, nel novembre 2024, l’abolizione di due indennità accessorie, con un’ulteriore decurtazione di circa 500 euro al mese per ciascun cardinale. Oggi, quindi, lo stipendio di un porporato si aggira intorno ai 5.000 euro mensili.
Anche i vescovi e i sacerdoti ricevono un compenso: i primi intorno ai 3.000 euro al mese, mentre per i secondi la cifra si attesta sui 1.200 euro. Diversa invece la situazione per frati e suore, che non percepiscono alcuna retribuzione per il loro servizio.