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Riapre il Planetario di Roma, novità e tecnologie all'avanguardia

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Roma, 28 set. (askanews) - Esperienze immersive, tecnologia digitale, database aggiornabile in tempo reale. Dopo sette anni dalla chiusura, nel 2014, per lavori di riqualificazione e messa in sicurezza, a inizio 2022 riaprirà al pubblico il Planetario di Roma, ospitato all'interno del Museo della...

Roma, 28 set. (askanews) – Esperienze immersive, tecnologia digitale, database aggiornabile in tempo reale. Dopo sette anni dalla chiusura, nel 2014, per lavori di riqualificazione e messa in sicurezza, a inizio 2022 riaprirà al pubblico il Planetario di Roma, ospitato all’interno del Museo della Civiltà Romana.

Sarà possibile tornare ad ammirare l’universo in modo spettacolare e ad affascinare anche i più giovani. Con molte novità: il nuovo planetario digitale, con un articolato sistema di videoproiettori ad altissimo contrasto con risoluzione 4K, sarà in grado di ricostruire con estremo realismo la superficie della Terra, della Luna e di Marte, e di andare oltre, tra galassie e nebulose. La possibilità di archiviare una grande mole di dati e di effettuare aggiornamenti in tempo reale, in base alle novità astronomiche, inoltre, permetterà di seguire le nuove scoperte scientifiche. L’obiettivo è far sì che i visitatori possano incuriosirsi, divertirsi e allo stesso tempo essere informati sulle più recenti scoperte sull’universo.

Inoltre, niente più lezioni e conferenze, ma veri e propri spettacoli astronomici; realismo e immersività, anche tramite un sistema audio studiato ad hoc: per permettere ai visitatori di interagire con il “cielo”. E il software consentirà anche di dialogare con una community internazionale di planetari condividendo, anche dal vivo, tramite cloud, esiti di ricerche e studi, spettacoli e molto altro. Una programmazione culturale e scientifica all avanguardia, con contaminazioni tra linguaggi differenti e sperimentazioni.

Oltre all’aspetto tecnologico, gli interventi hanno interessato anche esterni e interni dell’edificio. L’iniziativa è stata promossa da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Servizi museali Zètema Progetto Cultura.