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La Russia non cessa di attaccare Kiev: missili nella notte, morti e feriti

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La Russia continua ad attaccare Kiev: piovono missili, tra morti e feriti

Nel giorno della “Conferenza sulla Ripresa dell’Ucraina”, che ha sede questa mattina a Roma, ancora tempesta di droni e di missili russi contro Kiev. Per la seconda notte di seguito l’offensiva di Mosca sta imperversando sulla capitale ucraina: il bilancio provvisorio è di due morti e 13 feriti, con le sirene che suonano già poco dopo l’una di notte.

Continua l’attacco della Russia a Kiev: missili nella notte, morti e feriti

In seguito si avvertono le prime esplosioni e molti, scrivono i media locali, si rifugiano nelle stazioni della metropolitana accampandosi su materassini di fortuna e attendendo che finiscano gli attacchi. Incendi nelle case nel centro città e esplosioni senza sosta per oltre sessanta minuti, questo è quanto raccontato da militari e amministratori locali. Anche il quartiere di Pechersk è stato bersaglio di attacchi, un’area del centro storico di Kiev. La caduta di detriti di droni ha poi provocato roghi anche nei garage e in una stazione di servizio in un altro distretto della capitale, Darnytsky. “Purtroppo, abbiamo due morti. Queste persone sono state uccise dai russi”, scrive su Telegram Tymur Tkachenko, capo dell’amministrazione militare di Kiev. Proprio nella giornata di oggi, stando a quanto riferito da un funzionario Usa, il segretario di Stato americano Marco Rubio incontrerà il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, dopo i lavori del vertice dell’Asean in Malesia. L’attacco delle ultime ore segue quello che ha colpito l’Ucraina nella notte tra martedì e mercoledì, con oltre 700 droni kamikaze russi e 13 missili.

Un’incessante azione militare

Si tratta di un’incessante azione militare da parte di Mosca successiva all’annuncio di Trump di volere continuare a fornire armi difensive a Kiev, a dispetto di quanto era emerso in precedenza dal Pentagono. Stando alle rivelazioni ai media di due funzionari statunitensi (rimasti nell’anonimato) gli Stati Uniti avrebbero ripreso le consegne all’Ucraina di proiettili di artiglieria da 155 mm e di missili Gmlrs di artiglieria mobile. “Vogliamo dare armi difensive” all’Ucraina perché “Putin non sta trattando bene gli esseri umani. Sta uccidendo troppe persone”, aveva detto Trump due giorni fa alla Casa Bianca parlando con i giornalisti.