I saldi invernali 2026 segnano l’inizio della stagione promozionale più attesa dell’anno, tra opportunità per i consumatori e sfide per la trasparenza dei prezzi, confermandosi un momento cruciale per il commercio e le regole che ne disciplinano lo svolgimento.
Saldi invernali 2026: pre-saldi già attivi
Secondo le stime di Confesercenti, le vendite invernali del 2026 sono stimate generare un giro d’affari intorno ai 6 miliardi di euro, ma la loro efficacia rischia di essere ridotta proprio dalla diffusione di sconti anticipati.
Nel settore della moda si moltiplicano iniziative come “saldi privati”, “winter pre-sale” o “exclusive sales”, formule che riservano ribassi ai clienti fidelizzati o agli iscritti ai canali online, anticipando di fatto la stagione dei saldi.
Confesercenti ribadisce l’importanza di trasparenza e concorrenza leale: prezzi e ribassi devono essere chiari, verificabili e confrontabili, soprattutto online e nelle iniziative dedicate a platee selezionate. Il rispetto delle regole, come l’indicazione del prezzo più basso applicato nei 30 giorni precedenti, è essenziale per mantenere l’identità dei saldi. L’associazione chiede quindi una revisione delle norme sulle promozioni per garantire equilibrio tra consumatori e imprese.
Saldi invernali 2026: ecco quando iniziano, l’elenco completo
I saldi invernali prenderanno ufficialmente il via il 2 gennaio in Valle d’Aosta e il 3 gennaio nel resto d’Italia, con l’eccezione di Trento e Bolzano dove le date differiscono. Tuttavia, secondo le stime di Confesercenti, quasi 2 milioni di consumatori hanno già approfittato di offerte anticipate, attivate subito dopo Natale.
Calendario dei saldi per regione:
- Valle d’Aosta: 2 gennaio – 31 marzo
- Abruzzo: 3 gennaio per 60 giorni
- Basilicata: 3 gennaio – 1 marzo
- Calabria: 3 gennaio per 60 giorni
- Campania: 3 gennaio per 60 giorni
- Emilia Romagna: 3 gennaio per 60 giorni
- Friuli Venezia Giulia: 3 gennaio – 31 marzo
- Lazio: 3 gennaio per 6 settimane
- Liguria: 3 gennaio – 16 febbraio
- Lombardia: 3 gennaio – 3 marzo
- Marche: 3 gennaio – 1 marzo
- Molise: 3 gennaio per 60 giorni
- Piemonte: 3 gennaio per 8 settimane
- Puglia: 3 gennaio per 60 giorni
- Sardegna: 3 gennaio per 60 giorni
- Sicilia: 3 gennaio – 15 marzo
- Toscana: 3 gennaio per 60 giorni
- Umbria: 3 gennaio per 60 giorni
- Veneto: 3 gennaio – 28 febbraio
- Trento e Provincia: 60 giorni, date decise dai commercianti
- Alto Adige: 8 gennaio – 5 febbraio (alcune zone dal 7 marzo)