Coronavirus: carica virale dei bambini più alta di quella di adulti intubati

Uno studio americano ha evidenziato come nei bambini la carica virale del coronavirus sarebbe fino a 100 volte superire a quella degli adullti.

Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Pediatricsda effettuato da un gruppo di ricercatori del Massachusetts General Hospital e dal Mass General Hospital for Children la carica virale di coronavirus dei bambini e dei ragazzi sarebbe superiore rispetto a quella di un adulto ricoverato in terapia intensiva.

Coronavirus: la carica virale dei bambini

Il team ha condotto la ricerca su un campione di 192 bambini e ragazzi di età compresa tra 0 e 22 anni. I risultati hanno evidenziato che i ragazzini positivi all’infezione e asintomatici avevano una carica virale più alta rispetto ad un adulto gravemente malato. “Non mi aspettavo che la carica virale fosse così alta e ci sono bambini sani che stanno andando in giro con un’alta carica virale” ha osservato Lael Yonker, uno dei principali autori dello studio.

Ciò vuol dire che i bambini sono più contagiosi considerando che generalmente per le malattie infettive maggiore è la carica virale e più alto il rischio di contagio. I più piccoli possono infatti ospitare nel naso e nella gola livelli di rna fino a 100 volte superiori a quelli dei più grandi. Ciò potrebbe dimostrare l’altissima diffusione del virus nelle scuole americane dopo due settimane di lezioni.

Nella contea di Cherokee in Georgia si sono contati 100 casi e 1600 studenti dovranno osservare l’isolamento. Altri stati hanno dovuto chiudere temporaneamente gli edifici scolastici per il medesimo motivo.

Effettivamente, ha fatto notare il direttore del dipartimento di Pediatria e Pronto Soccorso del Buzzi di Milano Gianvincenzo Zuccottti, durante le stagioni influenzali sono proprio i più piccoli ad essere maggiormente contagiosi. Ha quindi invitato i cittadini a vaccinarsi contro l’influenza per evitare, in autunno, che vengano fatte confusioni nella diagnosi.