Stipsi: cause, sintomi più comuni e rimedi migliori

Siete sofferenti da sempre di stipsi e non sapete più come fare? Niente paura! Vediamo insieme cause, sintomi più comuni e rimedi migliori.

La stipsi è una delle patologie di cui soffre la stragrande maggioranza degli Italiani? In realtà no! Secondo alcuni ricercatori dell’Associazione Italiana Gastroenterologi Ospedalieri, sulle 1900 persone analizzate, il 34 % degli intervistati crede di soffrire di stitichezza, anche se in realtà non è così.

1 Italiano su 5 infatti non soffre di nessun disturbo intestinale ma si ostina a pensare il contrario. Perchè? Il 16 % invece afferma di non avere problemi intestinali. Siamo sicuri che è davvero così? Questi risultati sono stati presentati al Berlino durante la United European Gastroenterology Week e a questo punto dobbiamo iniziare a fare chiarezza sull’argomento.

Stipsi significato

Quando parliamo di “Stipsi” o più comunemente “Stitichezza” intendiamo un disturbo della defecazione che consiste nell’avere difficoltà a svuotare in tutto o in parte l’intestino via feci.

In particolare vi è un rallentamento della progressione dell’espulsione del contenuto del colon attraverso l’evacuazione dello svuotamento dell’ampolla rettale. La stipsi si può dividere in due forme che sono la stipsi da propulsione (“stitichezza”), ovvero il rallentato transito e la stipsi da espulsione (“out-flow”), che è l’incapacità totale o parziale di evacuare.

La stipsi può essere causata da affezioni organiche del colon che impediscono il passaggio del bolo fecale, da una ridotta massa fecale (es: scarso introito di fibre, diete incongrue, alterazioni elettrolitiche), stipsi cronica a lento transito, alterazioni funzionali intestinali o l’atonia coli.

Altre cause che possono portare un soggetto a soffrire di stipsi sono alterazioni funzionali (es: sindrome del perineo discendente, dischezia rettale) o alterazioni organiche della regione ano-rettale (es: emorroidi, tubercolosi intestinale, ragadi, neoplasie ano-rettali, fistole, m. di Hirschsprung).

Costipazione

Un altro termine che viene utilizzato per parlare di “Stipsi” o “Stitichezza” è la costipazione, alla quale si collegano sintomi di varia natura come facile irritabilità, condizione di malessere diffusa, gonfiore addominale e cefalea.

La costipazione porta l’intestino a non lavorare bene a causa di patologie di varia natura come ad esempio una dieta povera di fibre e sali minerali, condizione di forte stress, scarsa assunzione di liquidi e assenza di esercizio fisico. La costipazione può essere di due tipi:

IDIOPATICA: è quella che non migliora seguendo le normali terapie e si verifica quando le cause non sono determinabili in modo esatto.

FUNZIONALE: si verifica quando l’intestino è sano ma non funziona bene a causa di uno stile di vita poco sano.

Questo tipo di costipazione colpisce prevalentemente le donne, ma anche bambini e adulti. La costipazione funzionale può svilupparsi a causa del transito intestinale lento, inerzia colica o per disfunzione del pavimento pelvico.

Altre cause che possono portare a una condizione di costipazione sono l’insufficiente o cattiva qualità del flusso della bile che non è in grado di stimolare la peristalsi intestinale, l’utilizzo errato di antidolorifici, integratori, farmaci, lassativi, antidepressivi, medicinali per allergie e per la pressione sanguigna.

Il malessere generale fisico si manifesta poichè all’interno delle pareti intestinali si accumulano batteri dannosi per la nostra salute. Anche l’ipotiroidismo può portare alla stipsi a causa dell’inattività della ghiandola tiroidea.

Stitichezza rimedi

Se la stitichezza vi accompagna da ormai troppo tempo vi consigliamo uno degli integratori più sdoganato dalle star nell’ultimo periodo. Il prodotto di cui parleremo è Aloe Ferox, un integratore che aiuta anche a dimagrire a a base di ingredienti naturali come l’aloe vera.

Aloe Ferox è consigliato non solo a chi soffre di stitichezza, ma anche a tutti coloro che stanno provando a seguire una dieta e chi ha bisogno di perdere peso in pochissimo tempo. Grazie al suo effetto lassativo, Aloe Ferox vi aiuterà a ristabilire l’ordine nel vostro intestino. Aloe Ferox permette di:

  • Eliminare il grasso addominale.
  • Inibire l’appetito.
  • Mantenere pulito il colon.
  • Migliora il drenaggio linfatico.
  • Accelera sistema digestivo.
  • Migliorare l’equilibrio della flora batterica intestinale.

  • Perdere peso.
  • Tonificare e ringiovanire la pelle.

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Ingredienti naturali

Aloe Ferox è un integratore naturale a base dell’omonima Aloe Ferox, una pianta originaria del Sud Africa che viene utilizzata per le sue incredibili proprietà per la cura di numerose patologie, da oltre 3500 anni. Questa pianta è stata utilizzata già dai Fenici, i Romani e infine Cinesi e Indiani e ancora oggi viene usata per qualunque tipo di malessere generale e per riequilibrare le disfunzioni dell’organismo, in particolare per regolare l’intestino.

Aloe Ferox sono capsule naturali che non hanno controindicazioni, non sono testate sugli animali e possono essere utilizzate da persone di qualunque età. Oltre all’Aloe Ferox sono presenti all’interno dell’integratore:

  • Acido folico.
  • Calcio.
  • Ferro.
  • Magnesio.
  • Potassio.
  • Vitamina A.
  • Vitamina C.
  • Vitamine del gruppo B.

Recensioni positive

Aloe Ferox grazie ai sui ingredienti naturali vanta di moltissime recensioni positive.

“Dopo aver messo su un po’ di pancia e della poca attività fisica un mio amico mi ha consigliato Aloe Ferox.

Ho trovato queste capsule di gelatina molto buone e semplici da assumere. Con un po’ di dieta sto riuscendo a perdere i chili. Lo consiglio a chi è pigro come me” (Giovanni, 45 anni).

“Ho sentito tanto parlare di Aloe Ferox e mi son decisa a provarlo. Le prime assunzioni mi davano un senso di sazietà e poi ho notato di sgonfiarmi pian piano. Lo consiglio per le donne in menopausa che tendono a gonfiarsi” (Laura, 56 anni).

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Stitichezza cause

Ecco quali sono le cause più comuni che riguardano la stitichezza:

  • Abuso di lassativi.
  • Cambiamenti nella vita o nella routine quotidiana, come la gravidanza, l’invecchiamento e i viaggi.

  • Carenza di attività fisica.
  • Carenza di fibre nella dieta.
  • Disidratazione.
  • Farmaci.
  • Ignorare l’urgenza di andare in bagno.
  • Latte.
  • Malattie o disturbi specifici (es: ictus).
  • Problemi al colon e al retto.
  • Problemi di funzionalità intestinale (es: costipazione cronica idiopatica).
  • Sindrome del colon irritabile.

I farmaci che possono causare la stitichezza sono:

  • Antiacidi che contengono alluminio e calcio.
  • Anticonvulsivanti.
  • Antidepressivi.
  • Antidolorifici (in particolar modo gli oppiacei).
  • Antispastici.
  • Diuretici.
  • Farmaci per la cura del morbo di Parkinson.

  • Farmaci per la pressione (calcio-antagonisti).
  • Integratori di ferro.

Le patologie che possono essere causa di stitichezza sono:

  • Amiloidosi.
  • Cicatrici (aderenze).
  • Controllo insufficiente della glicemia.
  • Diabete.
  • Disturbi neurologici.
  • Diverticolite.
  • Ictus.
  • Ipercalcemia.
  • Ipotiroidismo.
  • Lesioni del midollo spinale.
  • Lupus.
  • Malattia di Hirschsprung.
  • Morbo di Parkinson.
  • Ostuzioni intestinali.
  • Patologie metaboliche ed endocrine.
  • Patologie sistemiche.
  • Problemi del colon e del retto.
  • Pseudo-ostruzione intestinale cronica idiopatica.
  • Sclerodermia.
  • Sclerosi multipla.
  • Stenosi colo-rettale.
  • Tumori che possono comprimere l’intestino.
  • Uremia.

Stitichezza sintomi

I soggetti che soffrono di stitichezza spesso sentono la mancanza di uno stimolo spontaneo alla defecazione, hanno dolori addominali, gonfiore alla pancia, sensazione di pancia piena, vanno in bagno con sensazione di sforzo e in alcuni casi provano dolore. Tutti coloro che soffrono di stitichezza solitamente avvertono feci dure, secche, piccole e difficili da eliminare. Questi sono alcuni dei tratti tipici di un soggetto che soffre di stitichezza. Altri sintomi molto comuni della stitichezza sono:

  • Defecazione forzata (ponzamento).
  • Defecazione prolungata.
  • Dolori addominale, rigonfiamento e/o malessere.
  • Evacuazione con feci dure e/o a palline (caprine).
  • Ragadi o lacerazioni della mucosa anale.
  • Senso di defecazione incompleta (tenesmo).

Si consiglia di recarsi dal medico quando la stitichezza dura da più di tre settimane, insorge in breve tempo e si associa a dolori addominali e perdita di peso. Il medico valuterà le caratteristiche del paziente, in particolare se ha più di 45 anni. Prima di effettuare indagini invasive e rischiose (es: tac, colonscopia, risonanza magnetica) si consiglia di fare una visita specialistica gastroenterologica. Alcuni medici possono consigliare l’uso dei lassativi. I lassativi possono essere di vario genere e adesso andremo a conoscerli meglio.

LASSATIVI AMMORBIDENTI: prevengono la disidratazione e inumidiscono le feci. I lassativi ammorbidenti sono raccomandati dopo un parto o la chirurgia rettale, ma non devono essere utilizzati per molto tempo, poichè possono causare disturbi elettrolitici.

LASSATIVI FORMANTI MASSA: sono conosciuti come integratori di fibre e devono essere assunti con molta acqua per agire trattenendo il contenuto d’acqua nell’intestino. Questo procedimento porta a fare diventare le feci più morbide, con più massa e quindi più facili da espellere. I lassativi formanti massa possono causare gonfiore e dolore addominale, poichè con produzione di gas vengono digerite dai batteri le fibre.

LASSATIVI LUBRIFICANTI: per consentirne un passaggio più agevole nell’intestino rendono le feci untuose e lubrificate. I lassativi lubrificanti agiscono circa otto ore dopo l’ingestione e i più famosi sono la vasellina e la paraffina.

LASSATIVI OSMOTICI: impediscono ai liquidi che si trovano all’interno dell’intestino di essere riassorbiti, facilitando la progressione e determinando così la distensione. L’evacuazione diventa così naturale, grazie alla distensione che innesca la normale contrattilità dei visceri, conosciuta come peristarsi.

LASSATIVI SALINI: trattengono acqua nel colon per facilitare il passaggio delle feci e hanno le caratteristiche simili a quelli osmotici. I lassativi salini sono farmaci complessi e devono essere prescritti dal gastroenterologo per scegliere il farmaco giusto e capire la dose corretta in base alle problematiche del paziente.

LASSATIVI STIMOLANTI: agiscono stimolando la peristalsi dei muscoli dell’intestino e agiscono in modo più rapido, rispetto agli altri lassativi per il loro effetto di contrazione. I lassativi stimolanti agendo sulla peristalsi possono causare crampi addominali e dare assuefazione.