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Superbike britannica, grave incidente in gara: addio a Owen Jenner e Shane Richardson

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Superbike britannica, incidente devastante a Oulton Park: undici piloti coinvolti, due morti e diversi feriti. Le autorità stanno esaminando ogni dettaglio per ricostruire l’accaduto.

È bastata una curva. Old Hall, la prima del circuito di Oulton Park. Poi un rumore secco, metallo contro metallo, e undici moto coinvolte.

Incidente drammatico nella superbike britannica: la corsa si interrompe al primo giro

Un incidente a catena. E’ ciò che si è verificato nella superbike britannica Lunedì 6 maggio, subito dopo il grave incidente il caos.

Urla. Le bandiere rosse sventolano quasi subito. La gara del Campionato Britannico Supersport Quattro Group viene sospesa, poi definitivamente annullata. I soccorsi si precipitano in pista, ma la scena è già drammatica. Owen Jenner, 21 anni, viene rianimato a bordo pista. Niente da fare. Viene portato al centro medico del circuito ma muore poco dopo, per un grave trauma cranico. Shane Richardson, 29, viene trasportato d’urgenza al Royal Stoke University Hospital. Ha ferite gravi al torace. Non ce la fa. Muore prima di arrivare.

Dietro le quinte, l’organizzazione prova a mantenere il sangue freddo. Ma il paddock è immobile, sospeso. Si parla a bassa voce. Si aspetta. Poi arrivano le conferme. Due ragazzi. Due vite spezzate in una manciata di secondi.

Superbike britannica sotto indagine dopo il tragico incidente in pista

Non sono gli unici coinvolti nel grave incidente della superbike britannica. Tom Tunstall, 47 anni, viene prima curato sul posto, poi portato in ospedale. Ha ferite serie alla schiena e all’addome. Altri cinque piloti – Carl Harris, Max Morgan, Cameron Hall, Freddie Barnes e Morgan McLaren-Wood – finiscono al centro medico, ma senza conseguenze gravi. Solo contusioni, dicono. Tre invece escono illesi: Lewis Jones, Corey Tinker e George Edwards. Si fa presto a dire che sono salvi. Ma qualcosa resta.

Intanto, si apre l’inchiesta. Il Motorcycle Circuit Racing Control Board e il MotorSport Vision Racing vogliono fare chiarezza. Insieme alla polizia del Cheshire e al medico legale. Cercano risposte. Perché undici moto? Cosa non ha funzionato? Ma soprattutto: si poteva evitare?

Nel frattempo, il mondo delle due ruote resta in silenzio. Si piangono due giovani piloti. E una domenica che, in teoria, doveva essere solo una gara.