E’ Gianni Bruscagin il supertestimone intervistato da Le Iene che può avere un ruolo cruciale nelle indagini per il delitto di Garlasco. Ecco chi è e cosa ha detto.
Delitto di Garlasco, chi è il supertestimone Gianni Bruscagin
Si chiama Gianni Bruscagin, è lui il supertestimone del delitto di Garlasco. L’uomo, al fine di avvalorare la propria testimonianza, ha infatti deciso di apparire a volto scoperto nel servizio de Le Iene.
L’uomo ha quindi voluto fornire la propria versione dei fatti sull’omicidio di Chiara Poggi, asserendo che 18 anni fa “non c’era la volontà di ascoltare” quello che due persone, allora anziane e oggi decedute, gli avevano raccontato. Bruscagin, comunque, per non dimenticare, aveva segnato tutto su un biglietto. Ecco cosa ha rivelato l’uomo.
Delitto di Garlasco: cosa ha rivelato il supertestimone Gianni Bruscagin
Il supertestimone del delitto di Garlasco, Gianni Bruscagin, ha raccontato a Le Iene che, durante un ricovero in ospedale, due persone conosciute lì gli hanno raccontato di aver visto, il giorno dell’omicidio di Chiara, una persona molto agitata (Stefania Cappa), mentre cercava di entrare a casa della nonna a Tromello. Con sé la ragazza aveva un borsone e, poco dopo, le due persone avrebbero udito dei rumori, come di qualcosa che fosse stato buttato nel canale. Bruscagin ha poi mostrato i bigliettini su cui si era segnato tutto: “l’ho fatto per non dimenticare, sono passati 18 anni, ma io quella storia l’ho sempre tenuta a mente. Non mi sto inventando nulla, e non ho paura a dire la verità.” Il supertestimone ha anche accusato l’avvocato dei Poggi, Luigi Tizzoni, affermando che era stato lui a bloccarlo e a dirgli di non andare dai Carabinieri. Tizzoni, dal canto suo, ha negato che ciò sia accaduto e che non ha mai ostacolato le indagini.