Milano, 1 feb. (Adnkronos) – La procura di Milano muove i primi passi per provare a riaprire le indagini sull'omicidio di Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci, conosciuti come Fausto e Iaio, uccisi il 18 marzo del 1978 vicino al centro sociale Leoncavallo a Milano. I pm Leonardo Lesti e Francesca Crupi, ai quali servono spunti investigativi per l'eventuale richiesta al gip di nuove consulenze balistiche o genetiche, hanno fatto richiesta all'Ufficio corpo di reati per poter mettere le mani sui reperti che potrebbero far luce sul duplice delitto in via Mancinelli.
I due 19enni, militanti di sinistra, furono uccisi con otto colpi di pistola.
Le analisi sui proiettili estratti dai corpi di Fausto e Iaio dissero che erano calibro 7,65 e che tutti erano stati esplosi dalla stessa arma, una Beretta 34, ma chi sparò – secondo le testimonianze – utilizzò dei sacchetti di plastica per raccogliere i bossoli e rendere impossibile, con i mezzi di allora, una perizia comparativa.
Sul posto dell'omicidio venne trovato anche un berretto di lana blu, che non apparteneva alle due vittime, copricapo mai sottoposto ad alcun accertamento e che a un certo punto dell’indagine non fu più trovato tra i reperti. Dagli elementi conservati per 45 anni si spera di poter fare un passo avanti, come chiedono la famiglia e lo stesso sindaco di Milano Giuseppe Sala la cui richiesta formale ha portato la procura ad aprire un fascicolo modello 45 (registro degli atti non costituenti notizia di reato).