Oggi, giovedì 8 maggio, è iniziato il periodo di tregua richiesto dal presidente russo Vladimir Putin in occasione delle celebrazioni per il Giorno della Vittoria. Nonostante ciò, le autorità ucraine hanno segnalato nuovi bombardamenti sulla città di Sumy, sollevando dubbi sulla reale efficacia della sospensione dei combattimenti. Mentre il mondo attende una possibile distensione, gli ultimi sviluppi della guerra tra Russia e Ucraina rimangono segnati da violenze persistenti.
Ucraina-Russia, tregua di 3 giorni
È entrato in vigore alla mezzanotte di oggi, giovedì 8 maggio, il periodo di cessate il fuoco tra Russia e Ucraina, voluto da Vladimir Putin in vista delle celebrazioni del Giorno della Vittoria. La tregua, che dovrebbe durare 72 ore, è stata annunciata dal Cremlino in occasione della ricorrenza della vittoria sulla Germania nazista, che si celebra il 9 maggio.
A partire dalla mezzanotte (ora di Mosca), tutte le operazioni militari da parte russa sarebbero state sospese per tre giorni. Tuttavia, non è certo che questo breve intervallo di pace venga rispettato: la Russia ha dichiarato che le sue forze armate sono pronte a reagire a qualsiasi attacco, qualora l’Ucraina decidesse di non aderire alla tregua.
L’Ucraina ha respinto fermamente la tregua proposta dalla Russia, definendola una mera messa in scena. Kiev ha invece richiesto una sospensione delle ostilità di 30 giorni, sottolineando che un cessate il fuoco più lungo sarebbe necessario per favorire una reale distensione e permettere il ritorno a negoziati significativi.
Ucraina-Russia, tregua di 3 giorni: Kiev accusa Mosca di nuovi bombardamenti
L’Aeronautica militare ucraina ha riferito su Telegram che nella mattinata di giovedì, per la seconda volta in poche ore, aerei russi hanno lanciato bombe guidate sulla regione di Sumy, nell’Ucraina orientale. Secondo il post, gli attacchi sono avvenuti dopo la mezzanotte (ora locale), ossia dopo l’inizio della tregua di tre giorni decretata dal Cremlino.
Reuters, che ha riportato la dichiarazione di Kiev, ha precisato che non è stato possibile confermare immediatamente la notizia.
Nel frattempo, sarebbero stati segnalati allarmi e attacchi con droni anche nella regione di Lipetsk, nella parte occidentale della Russia, come riferito dal governatore locale Igor Artamonov.