La diplomazia intorno alla guerra in Ucraina entra in una fase cruciale: Kiev prepara un piano di pace da presentare agli Stati Uniti, mentre Washington esercita pressioni stringenti su Zelensky e l’Europa viene duramente criticata da Donald Trump in una intervista a Politico. Tra negoziati, garanzie di sicurezza e accuse di decadenza politica, il contesto internazionale appare sempre più teso e complesso.
La strategia di pace ucraina verso Washington: l’annuncio di Zelensky
L’Ucraina, insieme ai suoi partner europei, si prepara a trasmettere agli Stati Uniti la sua proposta aggiornata per il piano di pace già oggi, 10 dicembre. A dichiararlo è stato il presidente Volodymyr Zelensky, durante un incontro con i giornalisti nelle scorse ore: “Stiamo lavorando. Spero che consegneremo la proposta domani”.
Il capo di Stato ha precisato che la bozza del piano, attualmente al vaglio dei consiglieri per la sicurezza nazionale, non è ancora stata inviata a Washington. La nuova versione riduce i precedenti 28 punti a 20, eliminando alcune richieste considerate apertamente sfavorevoli all’Ucraina. Tra le questioni più delicate rimangono i confini territoriali e le garanzie di sicurezza: “Prevediamo di cedere territori? Non abbiamo alcun diritto legale di farlo, e nemmeno alcun diritto morale”, ha sottolineato Zelensky.
Parallelamente, fonti riportate dal Financial Times rivelano che Donald Trump avrebbe posto un termine “di giorni” affinché Kiev risponda a un piano di pace che prevederebbe concessioni territoriali alla Russia in cambio di vaghe garanzie di sicurezza statunitensi. Zelensky, secondo il quotidiano britannico, ha informato i leader europei del forte pressing ricevuto dagli inviati di Trump, Steve Witkoff e Jared Kushner, durante una telefonata di due ore.
Ultimatum di Trump a Kiev mentre lancia nuovi attacchi all’Europa: “Nazioni decadenti con leader deboli”
Donald Trump ha intensificato le critiche verso l’Europa, definendola “in decadenza” e accusando i suoi leader di debolezza politica. In un’intervista a Politico ha affermato: “La maggior parte delle nazioni europee sono in decadenza. Penso che siano deboli, ma vogliono anche essere politicamente corretti. Non sanno cosa fare”.
Il presidente americano ha puntato il dito contro le politiche migratorie, la censura, il calo demografico e la perdita di identità nazionale, sottolineando come l’Europa stia rischiando di trasformarsi profondamente nei prossimi vent’anni.
Le affermazioni di Trump hanno suscitato una pronta replica da Bruxelles. Il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, ha dichiarato: “Siamo alleati degli Stati Uniti e gli alleati devono agire come tali, questo significa non interferire nella vita politica dei nostri Paesi”.
Intanto, il tycoon ha criticato anche Zelensky, definendolo “un piazzista” che prolunga la guerra per evitare le elezioni: “Stanno usando la guerra per non tenere le elezioni. Parlano di democrazia, ma si arriva a un punto in cui non è più una democrazia”. Il presidente ucraino ha replicato: “Sono sempre pronto al voto. Se sarà garantita la sicurezza delle urne, si può votare entro tre mesi”.