Roma, 11 mag. (askanews) – “Oggi è davvero una bella giornata, perché Lina Merlin, la prima donna eletta al Senato, torna a Palazzo Madama”: così la presidente del Senato Elisabetta Casellati poco prima di scoprire
il busto bronzeo accanto all’ingresso dell’Aula parlamentare
dedicato alla conterranea Lina Merlin, che è stata anche
componente dell’Assembela Costituzionale e il cui nome è legato
alla Legge Merlin (n. 75 del 20 febbraio 1958) con cui vennero
abolite in Italia le case di tolleranza e la regolamentazione
della prostituzione.
“Fin dall’inizio ho sostenuto l’iniziativa con grande entusiasmo
assegnando all’opera scultorea una posizione particolare, accanto
all’ingresso dell’aula parlamentare. Perché proprio da quest’Aula
Lina Merlin è stata protagonista di tante battaglie politiche ed
istituzionali – ha spiegato Casellati -. Battaglie che hanno
cambiato profondamente il ruolo delle donne nella società”.
Insieme all’esposizione del busto è stata presentata una nuova
edizione dei discorsi di Lina Merlin con la prefazione della
presidente Casellati. “Per celebrare al meglio Lina Merlin ho voluto accompagnare l’esposizione del busto con una nuova edizione dei suoi discorsi introdotti da una mia prefazione”, ha proseguito la presidente
del Senato.
“Una donna moderna, profondamente legata alla sua origine
padovana, ma aperta al mondo, sempre pronta a coniugare i suoi
alti ideali con la concretezza di azione – ha aggiunto Casellati
-. Una donna coraggiosa, capace di testimoniare e difendere le
proprie idee e i propri valori anche contro un sistema ostile o
avverso. Questo è il cammino che l’ha contraddistinta fin
dall’esperienza di giovane insegnante. Un’insegnante rimossa
dall’impiego e arrestata cinque volte in meno di un anno per non
avere piegato la testa di fronte al regime fascista.
Dall’attivismo nel Partito socialista, la questione femminile è
stata sempre il filo conduttore del suo percorso pubblico”.
“Ma è nella discussione parlamentare che portò
all’approvazione dell’Art. 3 della Costituzione che si manifestò
la forza innovatrice del suo pensiero. Fu proprio Lina Merlin a
battersi affinché fosse espressamente inserito il riferimento al
sesso quale possibile causa di discriminazione e ostacolo al
principio di uguaglianza. Un riferimento prezioso che si sarebbe
rivelato, negli anni a seguire, la pietra angolare delle
politiche di parità”, ha concluso Casellati.
(Immagini Senato web tv)