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Vaccini: nominato nuovo Nitag, è polemica sulle posizioni di alcuni esperti

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Roma, 6 ago. (Adnkronos Salute) - E' stato nominato il Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni (Nitag), gli esperti che dovrebbero supportare le scelte della politica in tema di vaccinazioni in Italia. Il decreto del ministro della Salute Orazio Schillaci arriva dopo la scadenza ...

Roma, 6 ago. (Adnkronos Salute) – E' stato nominato il Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni (Nitag), gli esperti che dovrebbero supportare le scelte della politica in tema di vaccinazioni in Italia. Il decreto del ministro della Salute Orazio Schillaci arriva dopo la scadenza del precedente Nitag guidato da Carlo Signorelli, professore di Igiene e sanità pubblica dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.

Il nuovo Nitag sarà presieduto da Roberto Parrella, presidente della Simit (Società italiana di malattie infettive e tropicali), ed è composto da 22 esperti che arrivano da ambiti istituzionali, accademici e scientifici.

Il Nitag "predispone un compendio scientifico per la stesura di una proposta di Piano nazionale triennale di vaccinazione, tenendo conto anche degli effetti della pandemia di Covid-19 rispetto all'intero impianto di prevenzione vaccinale a livello globale", si legge nel decreto. E' proprio la posizione di alcuni nuovi componenti del Nitag sull'emergenza Covid e la campagna vaccinale a scatenare le polemiche. Chiede su X l'infettivologo Matteo Bassetti: "Siamo sicuri che tutti gli esperti nominati siano a favore delle politiche vaccinali e abbiano un adeguato background?". Si muove anche la politica. "Le scelte del ministro Schillaci rispetto al Nitag, l'organismo chiamato a valutare le strategie vaccinali, superano l'immaginazione: ci ha piazzato due ultrà no-vax come Eugenio Serravalle e Paolo Bellavite", dichiara Davide Faraone, vice-presidente di Italia Viva.

Farone cita Serravalle e Bellavite. "Il primo – osserva – si è spinto a collegare i vaccini alla possibilità di morire nella culla. Ovviamente, con il concorso dei 'poteri forti'. Il secondo si distinse durante il Covid per gli interventi televisivi in cui metteva in risalto i rischi a cui sarebbe andato incontro chi si vaccinava. Secondo lui, è molto meglio ricorrere all'omeopatia. Che senso può mai avere un simile sproposito? Semplice: da un lato Schillaci intende premiare con un incarico due figure di spicco del mondo no-vax. Dall'altro – continua il vice-presidente di Italia Viva – raccogliere consensi e rassicurare la galassia anti-vaccinista con il messaggio 'potete stare tranquilli, abbiamo messo due dei vostri a presidiare il campo, vaccinare gli italiani non sarà così facile'. In altri termini, tra la salute degli italiani e qualche voto in più, il ministro ha scelto qualche voto in più".

Oltre a Parrella e Signorelli, il nuovo Nitag è formato da: Chiara De Waure, professoressa associata, Università degli Studi, Perugia; Carlo Petrini, presidente del Centro di coordinamento nazionale dei comitati etici; Maria Cinzia Leone, direttore dell'Ufficio 7 – Ufficio centrale stupefacenti della Direzione generale dei dispositivi medici e del farmaco del ministero della Salute; Anna Teresa Palamara, direttore del Dipartimento Malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità; Piero Ruggeri, professore ordinario di Clinica ortopedica presso l'Università di Padova e direttore dell'Uoc di Ortopedia ed oncologia ortopedica; Mario Carmelo Zappia, direttore generale dell'Asp Enna; Emanuele Montomoli, professore ordinario di Igiene generale e applicata del Dipartimento di Medicina molecolare dell'Università degli Studi di Siena; Giambattista Catalini, già direttore Uoc Chirurgia Camerino, Asur Marche; Eugenio Serravalle, professore di Pediatria nella Scuola di osteopatia Sofi di Pisa; Paolo Bellavite, già professore associato di Patologia generale dell'Università di Verona; Roberto Testi, direttore Dipartimento di Prevenzione Asl Città di Torino; Francesco Vitale, direttore Dipartimento assistenziale di Oncologia e Sanità pubblica Auop 'Paolo Giaccone' di Palermo; Gian Luigi Marseglia, professore ordinario di Pediatria dell'Università degli Studi di Pavia; Domenico Martinelli, professione ordinario di Igiene generale e applicata presso l'Università di Foggia; Fortunato Paolo D'Ancona, ricercatore Dipartimento di Malattie infettive, Istituto superiore di sanità; Roberto Ieraci, referente scientifico per le vaccinazioni della Asl Roma 1; Lorena Martini, dirigente delle professioni sanitarie infermieristiche dell'Agenzia nazionale servizi sanitari regionali; Francesca Russo, coordinamento interregionale area Prevenzione e sanità pubblica della Commissione Salute della Regione Veneto; Alessandro Perrella, direttore Uoc Malattie infettive ed emergenti ad alta contagiosità dell'ospedale di Cotugno; Alberto Villani, responsabile dell'Unità operativa complessa di Pediatria generale e Dea II livello dell'ospedale Bambino Gesù di Roma.