Redazione Notizie.it In occasione del Talent Day del 14 Settembre, McDonald’s apre al pubblico le porte dei propri ristoranti per raccontare i cambiamenti affrontati nel corso degli anni.
Talent Day McDonald’s: obbiettivo trasparenza
McDonald’s si prepara al Talent Day: rivolgendosi ai candidati in cerca di lavoro e alla platea dei clienti abituali. La storica catena di fast food presenta il talento come chiave per entrare nell’orizzonte lavorativo.
Come ha spiegato Mario Federico, amministratore delegato di McDonald’s Italia, si tratta di un’operazione di trasparenza verso il pubblico, finalizzata a “Mettere fine a questo mito sul lavoro da McDonald’s“.
L’evento, continua Federico, è dunque volto a difendere i suoi dipendenti, “24mila ragazzi e ragazze che parlano del lavoro che fanno“.
Un lavoro che ancora offre molte posizioni aperte per il 2019, delle quali ha parlato Massimiliano Maffioli, Chief People Officier per l’Italia. McDonald’s sta infatti cercando mille persone per i suoi 600 ristoranti in Italia.
Decisiva è la figura professionale del crew, posizione d’ingresso per la quale gli elementi fondamentali previsti sono l’orientamento al cliente, la flessibilità, il dinamismo e il saper giocare di squadra.
“Cerchiamo persone che si occupino di assistenza ai clienti“, afferma Maffioli. Persone che siano le prime a salutare all’ingresso e poi all’uscita, e che verifichino la positività dell’esperienza all’interno del ristorante. Il crew, dunque, deve avere forti capacità relazionali, e soprattutto curiosità, affinché possa capire i bisogni del cliente.
I manager di McDonald’s sono concordi sull’importanza dei lavoratori della crew, vero punto di forza dei ristoranti.
Tra questi c’è Sara Zoccheddu, che spiega bene “Per diventare direttore o occupare le altre posizioni in McDonald’s devi sapere fare bene il crew“. Stare in cucina, lavorare al drive, saper trattare le persone e i clienti: riuscire in ogni mansione è la chiave del successo lavorativo.
Talent Day McDonald’s: i cambiamenti
Il CEO Federico ha parlato dei cambiamenti affrontati da McDonald’s nel corso degli anni, che hanno permesso alla catena di poter contare su persone responsabili dell’accoglienza “Come quando si accoglie un amico a casa“. Ogni giorno, i dipendenti McDonald’s accolgono e aiutano un milione di clienti a fare l’ordine nei chioschi digitali, a trovare un tavolo o a trasportare eventuali bagagli.
In conclusione, oggi il termine ricorrente per tali ristoranti non è più “fast” ma “soft”. Ciò è dovuto alle nuove competenze richieste ai lavoratori, compresa l’accoglienza alla clientela, concepita come parte integrante dell’esperienza legata a McDonald’s.
L’azienda ha inoltre lanciato un programma di sostegno alla formazione dei propri dipendenti, investendo un milione e mezzo di euro in tre anni.
