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Spadafora: lo sport deve ripartire, in sicurezza. Prima la salute

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Roma, 22 apr. (askanews) - Lo sport deve ripartire, tutto; lo sport non è solo il calcio e il calcio non è solo la Serie A, ha detto il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, rispondendo al question time al Senato su come sarà gestita la cosidetta fase 2 del coronavirus nel settore sportivo...

Roma, 22 apr. (askanews) – Lo sport deve ripartire, tutto; lo sport non è solo il calcio e il calcio non è solo la Serie A, ha detto il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, rispondendo al question

time al Senato su come sarà gestita la cosidetta fase 2 del coronavirus nel settore sportivo.

Il ministro ha spiegato che tutte le Federazioni dovranno comunicare come intendono applicare i protocolli sanitari per riprendere le attività in sicurezza, così si potrà valutare prima del 4 maggio se riaprire e cosa riaprire.

“Dobbiamo essere consapevoli che dobbiamo riaprire perché lo sport è importante non solo come valore economico ma anche come valore sociale. Ma lo dobbiamo fare nel rispetto della salute di tutti, quindi gradualmente potremo pensare di riaprire tutta

la parte che riguarda gli allenamenti. Per quello che riguarda i

campionati e l’attività motoria all’aperto, tanto richiesta dai

nostri cittadini, valuteremo assieme al Comitato tecnico

scientifico, consapevoli che questa ripartenza va assolutamente

spinta ma va tutelata la salute di tutti i cittadini”.

Quanto agli aiuti economici, Spadafora ha detto che a marzo è stato istituito un fondo ad hoc per far avere i 600 euro ai collaboratori sportivi.

“Sono convinto che nel decreto che ci apprestiamo ad approvare al consiglio dei ministri troveremo ulteriori risorse per consentire che il bonus lo abbiano non solo i collaboratori sportivi che già ne hanno fatto richiesta per marzo, ma che possa essere esteso a tutti i collaboratori sportivi anche per il mese di aprile”.