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**Afghanistan: sindaco Edolo, ‘in arrivo 120 profughi, doveroso non abbandonare chi ci ha aiutato’**

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Milano 20 ago. (Adnkronos) - “È un nostro dovere non abbandonare chi ci ha aiutato”. Così il sindaco di Edolo (Brescia), Luca Masneri, si prepara all’arrivo imminente di “120 profughi afghani, che – riferisce all’Adnkronos - verranno alloggiati press...

Milano 20 ago. (Adnkronos) – “È un nostro dovere non abbandonare chi ci ha aiutato”. Così il sindaco di Edolo (Brescia), Luca Masneri, si prepara all’arrivo imminente di “120 profughi afghani, che – riferisce all’Adnkronos – verranno alloggiati presso la base logistico-addestrativa dell’esercito, una delle basi italiane scelte per questa funzione di accoglienza”.

Nella base di Edolo i profughi “effettueranno la quarantena, sotto la sorveglianza della Croce rossa. E poi saranno gestiti dalla Prefettura di Brescia per il riconoscimento dello status di rifugiato politico”, fa sapere il primo cittadino, sottolineando che “la base può tenere fino a 300 persone e ne arrivano 120, per cui si lavora a meno della metà della capienza. C’è il personale dell’esercito, c’è il personale sanitario, per cui la situazione è assolutamente gestita e sotto controllo da un punto di vista sanitario e logistico e questa è la cosa importante”.

Anche per questo nella comunità della Valcamonica – riferisce Masneri – “non c’è nessuna contrarietà rispetto all’accoglienza presso la base logistica di questi profughi e in paese l’accettabilità di questa situazione, che è assolutamente pro tempore, è molto alta: la gente non vede di cattivo occhio il fatto che arrivino delle persone, sapendo che scappano da un regime islamico e che sono persone che hanno supportato il nostro esercito in uno scenario di guerra”.

Rimarcando che “si tratta di persone che devono abbandonare il loro Paese perché hanno collaborato con lo Stato italiano, altrimenti rischierebbero la vita”, il sindaco di Edolo sottolinea poi che “sono anche persone che hanno un profilo di istruzione e culturale molto elevato, quindi per una volta in Italia arrivano dei profughi che possono dare un contributo allo sviluppo del Paese”.