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Aggressione e minacce: la paura di una famiglia a Mirano

Famiglia spaventata a Mirano dopo minacce e aggressioni

Un ragazzo di 19 anni torna libero dopo aver minacciato la ex fidanzata e la sua famiglia.

Un episodio inquietante a Mirano

Recentemente, la tranquillità della cittadina di Mirano è stata scossa da un episodio di violenza e minacce che ha coinvolto un ragazzo di 19 anni, noto con il soprannome di “Zeus”. Il giovane, dopo aver aggredito la sua ex fidanzata, una ragazza di 18 anni, è stato arrestato dalle forze dell’ordine.

L’incontro tra i due, avvenuto pochi giorni fa, ha portato a una situazione di pericolo quando il ragazzo ha trascinato la giovane in un luogo appartato, minacciandola con delle forbici. Questo atto di violenza ha sollevato preoccupazioni non solo per la vittima, ma anche per la sua famiglia, che ora vive nel terrore.

Le minacce e il rilascio del giovane

Dopo l’arresto, il giovane è stato portato in caserma e trattenuto per quattordici ore. Tuttavia, le accuse a suo carico si sono limitate a resistenza a pubblico ufficiale, e così è stato rilasciato con l’obbligo di firma quattro volte a settimana. La famiglia della ragazza, spaventata e in preda al panico, teme che il ragazzo possa tornare a farle del male. Le minacce sono iniziate con messaggi inquietanti inviati alla madre della vittima, in cui il giovane dichiarava: “Sto venendo a ucciderti” e “Svegliatevi che Zeus viene ad ammazzarvi tutti”. Queste parole hanno alimentato un clima di paura e ansia, rendendo la situazione insostenibile per la famiglia della giovane.

La testimonianza della famiglia e la necessità di protezione

La zia della ragazza ha condiviso la sua angoscia con i media, esprimendo la frustrazione per la mancanza di informazioni da parte delle autorità. “Non c’è più l’auto dei carabinieri qui fuori, immaginiamo perché era ancora trattenuto in caserma. Ma da domani?” ha dichiarato, evidenziando l’incertezza che regna nella loro vita quotidiana. La donna ha anche sottolineato che i carabinieri hanno consigliato di proteggere la ragazza, ma si chiede come sia possibile farlo in modo efficace. “Cosa dobbiamo fare, chiuderla in casa?” ha aggiunto, esprimendo la sensazione di impotenza di fronte a una situazione così grave. La paura di un possibile ritorno del giovane, che ha mostrato comportamenti inquietanti anche sui social media, rende la situazione ancora più critica.