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La recente indagine sulla qualità della vita condotta da ItaliaOggi, in collaborazione con Ital Communications e l’Università Sapienza di Roma, ha rivelato i risultati per il 2025, evidenziando i punti di forza e le criticità delle province italiane. Questa 27esima edizione dell’indagine ha messo in luce come Milano, pur mantenendo il primato, presenti alcune lacune, in particolare nel settore della sicurezza.
Al secondo posto della classifica troviamo Bolzano, seguita da Bologna, Firenze e Monza e della Brianza. Queste province si distinguono per una forte capacità di gestione dei servizi e una buona vitalità economica, sebbene non tutte possano vantare risultati positivi in termini di sicurezza.
Le province in cima alla classifica
Milano si conferma ancora una volta la provincia con la migliore qualità della vita in Italia. Tuttavia, è interessante notare che è l’unica a trovarsi in fondo alla graduatoria per quanto riguarda la criminalità e la sicurezza. Questo aspetto rappresenta una contraddizione significativa, considerando che il capoluogo lombardo è riconosciuto per le sue opportunità economiche e per la qualità dei servizi offerti ai cittadini.
Bolzano, al secondo posto, dimostra di avere un sistema molto efficace nella gestione della sicurezza sociale e dell’ambiente, confermandosi come modello da seguire. Bologna, che ha visto un miglioramento nella sua posizione, si sta affermando come un altro centro di eccellenza, grazie a un mix di cultura, istruzione e innovazione.
Andamenti positivi e negativi
Rimini e Ascoli Piceno hanno registrato progressi significativi, guadagnando rispettivamente 12 e 15 posizioni rispetto all’anno precedente. Al contrario, province come Foggia e Pordenone hanno visto un calo delle loro performance, segnalando l’importanza di monitorare e migliorare costantemente la qualità della vita in queste aree.
Un’analisi approfondita delle dimensioni della qualità della vita
L’indagine si articola in nove dimensioni fondamentali: affari e lavoro, ambiente, istruzione, popolazione, criminalità e sicurezza, reddito, sicurezza sociale, sistema salute e turismo. Questi fattori offrono un quadro dettagliato e complesso della situazione attuale nelle province italiane.
La dimensione dedicata agli affari e al lavoro ha visto Bolzano confermarsi al primo posto. Questa provincia riesce a mantenere un alto tasso di occupazione e un numero significativo di imprese innovative. Al contrario, province come Napoli e Agrigento mostrano risultati preoccupanti, con tassi di disoccupazione elevati e una bassa presenza di startup.
Ambiente e salute
Per quanto riguarda l’ambiente, Bolzano si distingue nuovamente, grazie a politiche locali efficaci che mirano alla sostenibilità. Al contrario, in alcune province del Sud Italia, come Palermo e Catania, si registrano problemi legati all’inquinamento e alla gestione delle risorse naturali.
In merito al sistema sanitario, Ancona si posiziona al vertice per la qualità dei servizi offerti, con un miglioramento rispetto agli anni precedenti. Tuttavia, il Sud Italia continua a soffrire di carenze significative, evidenziando la necessità di investimenti nel settore della salute.
Prospettive future
Questa indagine mette in luce una frattura crescente tra il Centro-Nord e il Mezzogiorno del paese. Le province del Nord mostrano una maggiore resilienza e capacità di adattamento a sfide economiche e sociali. D’altro canto, molte aree del Sud Italia continuano a fronteggiare problematiche gravi e persistenti che richiedono un intervento mirato e strategico.
Al secondo posto della classifica troviamo Bolzano, seguita da Bologna, Firenze e Monza e della Brianza. Queste province si distinguono per una forte capacità di gestione dei servizi e una buona vitalità economica, sebbene non tutte possano vantare risultati positivi in termini di sicurezza.0