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Italiani in Mali invitati a lasciare il Paese: l'appello urgente della Farnesina

Farnesina italiani

Allerta della Farnesina: cittadini italiani in Mali sollecitati a partire a causa della carenza di carburante e dei problemi ai servizi essenziali.

Il Mali sta attraversando una grave crisi a causa del blocco dei rifornimenti di carburante imposto da gruppi jihadisti, che ha paralizzato trasporti, elettricità e servizi essenziali, costringendo alla chiusura di scuole e università. La situazione, particolarmente critica a Bamako, ha spinto la Farnesina a invitare gli italiani presenti nel Paese a partire immediatamente e a segnalare la propria presenza all’Ambasciata.

Emergenza carburante e crisi dei servizi essenziali in Mali

Il Mali sta affrontando una profonda crisi energetica a causa del blocco dei rifornimenti di carburante lungo le principali arterie stradali, orchestrato dal gruppo jihadista Jama’at Nusrat al-Islam wal-Muslimin (JNIM), affiliato ad Al Qaeda. L’interruzione delle forniture, iniziata ai primi di settembre, ha lasciato centinaia di autocisterne ferme ai confini con Senegal e Costa d’Avorio, provocando una drastica riduzione della disponibilità di benzina e diesel.

La carenza di carburante ha avuto ripercussioni immediate sull’erogazione di elettricità, causando la sospensione dei trasporti pubblici, lunghe code ai distributori rimasti operativi e la chiusura di scuole e università fino al 10 novembre. La situazione sta aggravando le condizioni di vita della popolazione, aumentando i prezzi dei beni di prima necessità in un Paese già tra i più poveri al mondo, con metà dei 25 milioni di abitanti sotto la soglia di povertà.

Anche le operazioni delle forze armate risultano complicate, con i militari impegnati a scortare convogli di carburante e a condurre raid contro le postazioni jihadiste, senza riuscire però a garantire una sicurezza stabile.

“Lasciate il Paese”. Appello urgente della Farnesina agli italiani in Mali: cosa sta succedendo

In risposta alla grave emergenza, il Ministero degli Esteri italiano ha invitato i propri cittadini a lasciare il Mali e a segnalare la loro presenza all’Ambasciata a Bamako tramite il portale DoveSiamonelMondo.it o l’App Viaggiare Sicuri, sconsigliando viaggi nel Paese fino a nuovo avviso.

La crisi energetica si inserisce in un contesto politico già fragile: dal colpo di Stato del 2021, la giunta militare controlla il Paese e affronta una crescente pressione da parte dei gruppi jihadisti, che hanno imposto di fatto un embargo economico mirato a colpire la popolazione e le istituzioni.