Nella notte, Smolensk e Primorsk sono finite sotto i riflettori per una serie di attacchi condotti con droni contro obiettivi strategici russi. Le autorità locali hanno confermato danni a infrastrutture chiave, mentre le informazioni sui responsabili e sull’entità effettiva degli attacchi restano frammentarie.
Incendio al porto di Primorsk: la difesa russa intercetta decine di droni
Il porto petrolifero di Primorsk, uno dei principali terminali della Russia sul Mar Baltico, sarebbe stato colpito da un attacco notturno di droni. Secondo il governatore dell’oblast di Leningrado, Aleksandr Drozdenko, una nave presente nel porto ha preso fuoco, ma l’incendio è stato rapidamente domato dai sistemi automatici, senza rischi di affondamento o fuoriuscite di petrolio.
L’attacco ha inoltre coinvolto la regione circostante: più di trenta droni sono stati abbattuti dai sistemi di difesa aerea russi, con i detriti che sono caduti in diverse località tra cui Vsevolozhsk, Tosno, Pokrovskoye, Uzmino e nel distretto di Lomonosov, senza causare feriti. L’episodio ha provocato rallentamenti all’aeroporto Pulkovo di San Pietroburgo, con quasi cinquanta voli ritardati o cancellati a causa della procedura di sicurezza attivata.
Attacco di droni ai siti strategici in Russia: Smolensk e Primorsk nel mirino
Nella stessa notte, la città di Smolensk e aree vicino a Mosca sono state interessate da un’ondata di attacchi di droni, con esplosioni segnalate dai residenti e riprese in video pubblicati sui social. Secondo le autorità locali, le unità di difesa aerea hanno intercettato diversi UAV diretti verso obiettivi civili e industriali, inclusi siti della compagnia petrolifera Lukoil. Anche a Mosca i droni sono stati abbattuti, mentre le squadre di emergenza si sono recate nei luoghi colpiti per verificare danni e sicurezza.
Complessivamente, il ministero della Difesa russo ha riferito l’abbattimento di oltre 200 droni in tutto il paese durante la notte, confermando la portata eccezionale dell’attacco e il ruolo crescente dei droni nelle operazioni militari e negli attacchi strategici contro infrastrutture critiche russe.