> > Attacco Ucraino alla Raffineria di Saratov: Il Quinto Colpo dell'Autunno 2023

Attacco Ucraino alla Raffineria di Saratov: Il Quinto Colpo dell'Autunno 2023

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L'ultimo attacco ucraino ha colpito la raffineria di Saratov, causando significativi danni e incendi devastanti.

Nella notte tra il 10 e l’11 novembre, le forze militari ucraine hanno lanciato un attacco contro la raffineria di petrolio di Saratov, situata nella parte meridionale della Russia. Questo evento rappresenta il quinto attacco a questa struttura dall’inizio dell’autunno e il settimo dall’inizio del 2025. La raffineria, di proprietà della società Rosneft, è cruciale per la fornitura di benzina e diesel all’Europa russa, con una capacità di lavorazione di circa 140.000 barili al giorno.

Dettagli dell’attacco

Secondo quanto riportato dallo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, l’operazione ha avuto inizio intorno all’una di notte, seguita da una serie di esplosioni che hanno innescato un incendio significativo. Le autorità militari ucraine hanno dichiarato che gli effetti delle ultime incursioni sono attualmente in fase di valutazione. Nel frattempo, il Ministero della Difesa russo ha affermato di aver intercettato 37 droni ucraini, con otto di essi rilevati nella regione di Saratov.

Impatto sull’area circostante

Il governatore della regione di Saratov, Roman Busargin, ha comunicato che l’attacco ha comportato danni alle infrastrutture civili, rompendo finestre in diverse abitazioni e causando il ferimento di una persona. Le autorità locali hanno attivato i servizi di emergenza per valutare i danni e hanno istituito un centro di assistenza per i residenti colpiti nella zona circostante la raffineria. Tuttavia, Busargin non ha menzionato danni diretti alla raffineria stessa.

Altri attacchi e operazioni ucraine

Oltre all’attacco alla raffineria di Saratov, le forze ucraine hanno anche colpito un terminal marittimo per il petrolio e danneggiato serbatoi di stoccaggio di carburante nella Crimea annessa. Le notizie sulle operazioni ucraine continuano a riferire di attacchi a depositi russi e concentramenti di truppe nella regione occupata del Donetsk, evidenziando l’intensificarsi delle operazioni militari in vari fronti.

Risposta russa agli attacchi

In risposta agli attacchi, il Ministero della Difesa russo ha riportato di aver abbattuto 13 droni ucraini sopra la Crimea e il Mar Nero, dimostrando una continua lotta tra le forze ucraine e russe per il controllo degli spazi aerei e delle infrastrutture strategiche. La chiusura temporanea dell’aeroporto regionale di Saratov, avvenuta attorno alla mezzanotte e poi nuovamente al mattino, è stata una misura precauzionale in risposta ai raid aerei.

Questo attacco rappresenta un ulteriore sviluppo nel conflitto tra Ucraina e Russia, con l’Ucraina che continua a mirare a obiettivi critici per indebolire la capacità militare russa. La raffineria di Saratov, in particolare, è vista come un elemento chiave per il supporto logistico delle operazioni russe, e la sua compromissione potrebbe avere conseguenze significative per le forze armate della Russia.