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Autodromo di Imola primo al mondo con asfalto green e high tech

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Imola, 10 apr. (askanews) - L'Autodromo internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola è il primo al mondo a usufruire di un asfalto green, innovativo e sostenibile. E' realizzato con plastiche dure riciclate appositamente selezionate - come alcuni tipi di giocattoli, cassette della frutta e vecchie ...

Imola, 10 apr. (askanews) – L’Autodromo internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola è il primo al mondo a usufruire di un asfalto green, innovativo e sostenibile. E’ realizzato con plastiche dure riciclate appositamente selezionate – come alcuni tipi di giocattoli, cassette della frutta e vecchie custodie di cd – e grafene. Il primo tratto è stato steso a pochi giorni dal Gran Premio di Formula 1 dell’Emilia-Romagna, primo appuntamento europeo del Campionato.

Pietro Benevenuti, Direttore Generale Autodromo di Imola: “In autodromo cerchiamo sempre di applicare le innovazioni e le tecnologie in tutto ciò che riguarda la nostra attività, a partire dall’asfalto che è la parte principale della nostra attività. Abbiamo deciso di asfaltare dall’ingresso della Rivazza fino al paddock che è la parte più frequentata e con questo tipo di asfalto riusciamo prima di tutto a stressarlo in maniera importante per l’attività normale con mezzi pesanti e auto”.

La tecnologia innovativa è completamente ‘made in Italy’, brevettata e sviluppata da Iterchimica, società specializzata in soluzioni sostenibili per il settore stradale. Federica Giannattasio, Amministratore delegato di Iterchimica Spa: “Questa tecnologia, che deriva da uno studio durato sei anni in collaborazione con l’università Bicocca di Milano, G.Eco e Directa Plus, è studiata appositamente per dare sostenibilità alle pavimentazioni stradali. Questa collaborazione con l’Autodromo di Imola è stato messo a punto per dare sostenibilità e durabilità alla pavimentazione”.

L’impiego di Gipave consente di aumentare la vita utile della pavimentazione, riduce gli impatti ambientali grazie anche a una minore manutenzione necessaria. “Con queste tecnologie si possono ridurre le emissioni ambientali fino al 60/70%. Nel caso dell’Autodromo siamo arrivati a una riduzione del 60% delle emissioni. Quindi sia l’utilizzo di plastica e altri materiali di riciclo all’interno della pavimentazione, sia la durabilità della pavimentazione stessa consentono di avere una riduzione significativa dell’impatto ambientale”.

Grazie all’intervento sulla strada d’accesso al Paddock dell’Autodromo, nell’arco di vita utile della pavimentazione è stato stimato un risparmio di 78mila kg di bitume, 1,6 milioni di kg di aggregati, circa 1,2 milioni di kWh di energia pari al fabbisogno mensile di oltre 5mila famiglie. In aggiunta sono stati recuperati 3.700 kf di plastiche dure.

“E’ un piccolo passo avanti che stiamo facendo perché la nostra idea sarebbe quella di far sì che il manto della pista, che è il centro di tutto e che tutto il mondo vede, possa essere un domani innovativo. E possa anche essere di sprone agli altri autodromi in giro per il mondo per trovare la migliore soluzione e per avere un manto il più performante possibile” ha aggiunto Benevenuti .

Dal 2018 a oggi Gipave è stato utilizzato in Italia e all’estero in particolare per il nuovo ponte di Genova San Giorgio, per le taxiway degli aeroporti di Roma-Fiumicino e Cagliari-Elmas e alcuni tratti di autostrada.