> > Sicurezza stradale a rischio: censimento decisivo per il futuro degli autovelox

Sicurezza stradale a rischio: censimento decisivo per il futuro degli autovelox

autovelox censimento

Autovelox in bilico: il mancato censimento minaccia il loro funzionamento da ottobre. Tutti i dettagli.

Gli autovelox, strumenti fondamentali per il controllo della velocità e la sicurezza stradale, rischiano di diventare inefficaci se i Comuni non aggiornano il loro censimento. Senza una registrazione ufficiale e precisa di tutti i dispositivi, infatti, multe e rilevazioni potrebbero essere contestate, con conseguenze legali e amministrative significative. In questo scenario, il censimento non è solo una formalità burocratica, ma un requisito essenziale per garantire la validità dei controlli e la sicurezza sulle strade.

Autovelox a rischio spegnimento: situazione paradossale tra ritardi e norme complesse

Il Codacons denuncia come la mancanza del decreto attuativo stia creando una situazione assurda: gli enti locali, pur volendo adempiere, non dispongono ancora del modulo digitale necessario per inviare le informazioni al Mit. Di conseguenza, a partire dal 18 ottobre, tutti gli autovelox potrebbero essere spenti, indipendentemente dalla loro omologazione.

La situazione è aggravata dal fatto che molti dispositivi approvati prima del 2017 non rispettano gli standard attuali, mentre la Cassazione ha già annullato multe elevate con apparecchi non omologati. Il risultato rischia di generare caos sulle strade, con possibili valanghe di ricorsi da parte degli automobilisti.

Autovelox a rischio: perché il censimento comunale è fondamentale

Da ottobre, tutti gli autovelox italiani potrebbero essere disattivati se il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) non pubblicherà entro il 19 agosto il decreto attuativo che avvia il censimento delle apparecchiature. Comuni, Province e Regioni avranno poi due mesi di tempo per trasmettere al ministero i dati richiesti, comprendenti la posizione, le caratteristiche tecniche, il modello e l’omologazione di ogni dispositivo. Senza questa comunicazione, gli enti locali non potranno più utilizzare i dispositivi di rilevamento della velocità, mettendo a rischio il controllo stradale su tutto il territorio nazionale.