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Carri armati israeliani entrano nei sobborghi di Gaza City: l’avvertimento di Smotrich

carri armati israele

I carri armati israeliani a Gaza City intensificano i rischi per civili e ostaggi, mentre cresce il bilancio delle vittime.

I carri armati israeliani hanno fatto il loro ingresso nei sobborghi di Gaza City, segnando un’escalation significativa del conflitto nella Striscia di Gaza. Il ministro israeliano Bezalel Smotrich ha lanciato un ultimatum senza precedenti. Le autorità locali e le organizzazioni umanitarie denunciano la drammatica situazione per i civili, mentre la comunità internazionale segue con preoccupazione l’evolversi degli eventi.

Cresce il numero dei morti e continuano le proteste delle famiglie degli ostaggi

Dall’inizio del conflitto, scatenato dalle stragi compiute da Hamas il 7 ottobre 2023, oltre mille persone sono state uccise in Cisgiordania, tra cui 210 bambini, mentre quasi 10.000 risultano ferite, secondo Al Jazeera. A Gaza, il ministero della Salute guidato da Hamas riporta più di 62.000 morti e oltre 157.000 feriti. Anche l’Egitto ha rafforzato le proprie truppe al confine con Gaza, preoccupato dall’avanzata israeliana e dal possibile spostamento forzato dei civili verso il suo territorio.

Intanto, migliaia di familiari degli ostaggi israeliani detenuti a Gaza si sono radunati a Tel Aviv per chiedere un accordo di liberazione, avvertendo che l’offensiva a Gaza City aumenta il rischio per la vita dei loro cari. Le autorità israeliane stimano che almeno uno o due ostaggi siano in pericolo imminente di vita, mentre molti altri necessitano di cure mediche urgenti.

Le famiglie hanno manifestato anche davanti alle residenze dei ministri, esortando il governo a privilegiare la sicurezza dei cittadini e dei rapiti rispetto alla prosecuzione della guerra. Il sostegno degli Stati Uniti, pur presente, impone a Israele tempi stretti per completare l’offensiva pianificata.

Carri armati israeliani nei sobborghi di Gaza City: l’ultimatum del ministro Smotrich

Il conflitto in Medio Oriente è giunto al giorno 688, con i carri armati israeliani entrati nei sobborghi di Gaza City, segnando un’escalation significativa nelle operazioni militari. Il ministro Bezalel Smotrich ha espresso alle Forze di Difesa israeliane (IDF) l’intenzione di costringere la popolazione civile a evacuare:

“Vi abbiamo ordinato un’operazione rapida. Secondo me, potete assediarli. Chi non evacua, non lasciate che se ne vada. Senza acqua, senza elettricità, può morire di fame o arrendersi. Questo è ciò che vogliamo e voi siete in grado di farlo”, avrebbe dichiarato Smotrich, secondo quanto riportato da Channel 12 e rilanciato dal Times of Israel

L’IDF sta operando anche in altre aree della Striscia di Gaza, tra cui Khan Younis e Rafah, con il capo di Stato maggiore Eyal Zamir che ha espresso incertezze sul tempo necessario per garantire l’evacuazione dei civili.