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Viva grazie al cellulare: poliziotta salva da una coltellata

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Una agente della Polizia di Taranto si è salvata da una coltellata grazie al cellulare che portava in tasca: arrestato un 50enne bulgaro

Un uomo di 50 anni, Ivan Iliev, senza fissa dimora e di nazionalità bulgara, è stato arrestato. L’accusa è quella di tentato omicidio di una agente della polizia ferroviaria a Taranto. La poliziotta si è salvata solo grazie al cellulare che portava con sé nel taschino della giubba d’ordinanza. Senza quel telefonino, i fendenti del coltello a serramanico impugnato dall’uomo, che aveva un passato da pugile dilettante, avrebbero potuto ucciderla.

Il fatto è accaduto intorno alle tre di pomeriggio di ieri, martedì 20 febbraio, in piazza Libertà, a pochi passi dalla stazione ferroviaria del capoluogo ionico. L’agente, insieme a un collega, è intervenuta nei pressi della fermata dei bus. Attirata dalle urla di alcuni viaggiatori in attesa dei mezzi pubblici, la donna è andata a vedere cosa stava succedendo. Gli stessi viaggiatori che urlavano sarebbero stati aggrediti in precedenza dal 50enne, così come reso noto dal compartimento della Polfer di Puglia, Basilicata e Molise.

Alla vista degli agenti l’uomo è corso in direzione della stazione ferroviaria, dove ha danneggiato alcuni arredi. Proprio mentre stava per essere bloccato, Ivan Iliev ha tirato fuori il famigerato coltello, riuscendo a mettere a segno almeno tre fendenti all’altezza del torace della poliziotta.

Sindacato di Polizia: certezza della pena

“Chiediamo certezza della pena che, qualora dovesse venire meno con la scarcerazione, come successe a Milano, dove la coltellata di un extracomunitario a un poliziotto fu considerata una forma aggravata di resistenza a pubblico ufficiale, confermerebbe a questi criminali che siamo l’anello debole della catena”. Questo viene sottolineato in una nota da Gianni Tonelli, segretario generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap). Il messaggio commenta chiaramente l’aggressione subita ieri da una agente della Polfer nel piazzale della stazione ferroviaria di Taranto. La donna è stata raggiunta da alcune coltellate al torace inferte da un cittadino bulgaro, poi arrestato per tentato omicidio. Le coltellate non sono andate per fortuna a segno. Questo grazie appunto al telefono cellulare che la poliziotta portava nel taschino della divisa.

Sindaco: “Orgogliosi dell’agente”

Il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, insieme l’amministrazione comunale si sono detti orgogliosi dell’operato dell’agente. Esprimono pertanto un “vivo apprezzamento per l’operazione effettuata dall’agente della Polfer. Che con coraggio è riuscita ad assicurare alla giustizia un criminale di nazionalità bulgara, dopo che aveva aggredito e infastidito i cittadini e i viaggiatori in piazza della Libertà”.

“La prontezza, la disciplina e la fatalità del telefonino nel taschino hanno salvato la vita alla poliziotta”, continua il Sindaco. “Una donna dello Stato che non ha esitato dinnanzi al pericolo. Questa vicenda conferma la qualità dell’azione di presidio e di controllo che le forze di Polizia assicurano costantemente al nostro territorio. Rafforza la rete della legalità. E denota la forte presenza delle Istituzioni anche presso le nostre infrastrutture strategiche, a tutela della sicurezza e dell’ordine pubblico. All’agente, alla sua famiglia, al Questore e a tutto il personale impegnato sul campo va l’abbraccio dell’intera cittadinanza tarantina”.