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**Giornalisti: Conte, 'Italia retrocede in libertà stampa, serve inversione a U'**

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Roma, 3 mag. (Adnkronos) - "L’Italia retrocede e perde 5 punti nella classifica sulla libertà di stampa di Reporter senza frontiere, passando da una situazione 'soddisfacente' a una 'problematica'. Non è il modo migliore per festeggiare la giornata mondia...

Roma, 3 mag. (Adnkronos) – "L’Italia retrocede e perde 5 punti nella classifica sulla libertà di stampa di Reporter senza frontiere, passando da una situazione 'soddisfacente' a una 'problematica'. Non è il modo migliore per festeggiare la giornata mondiale per la libertà di stampa". Così Giuseppe Conte su Fb.

"Al di là delle classifiche, tutti sappiamo che il diritto all’informazione libera in Italia è sempre più compromesso. Fra editori impuri – che hanno più a cuore l’obiettivo di pilotare l’informazione verso i loro interessi politici ed economici piuttosto che assicurare il diritto all’informazione – leggi 'bavaglio' per i giornalisti e concentrazioni nelle mani di pochi, il rischio crescente è il dilagare del 'pensiero unico', ossequioso alle forze dominanti, con lo svuotamento del diritto di critica e il sopravvento di una propaganda mascherata da libera opinione".

"La figura del giornalista è da anni sotto attacco fra querele temerarie, precarietà, stipendi da miseria per chi sgobba tutto il giorno in cerca di notizie sui territori. Nel frattempo il partito di Meloni ha già provato a introdurre il carcere per i giornalisti, ora ci riprovano anche Forza Italia e partiti che si dicono di opposizione".

"E la Presidente del Consiglio -prosegue Conte- fa finta di non sapere che l’Agi, la seconda agenzia di stampa del Paese, rischia di finire nelle mani di un parlamentare di maggioranza che già possiede tre giornali e ne sta per comprare un quarto. Hanno provato a forzare anche le regole della par condicio sotto elezioni. Tutto per continuare a raccontare 'il fantastico mondo di Giorgia' in cui tutto va bene".

"La politica dovrebbe lavorare a una inversione a U e dare un segnale, a partire dagli Stati generali della Rai con cui tutti insieme potremmo stabilire di chiudere entro la legislatura una riforma che tolga il controllo della politica sul servizio pubblico, alleandoci al Media Freedom Act europeo. Noi ci siamo".