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Chef italiano arrestato negli USA: le accuse della polizia sono gravissime

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Dalla cucina alle aule di tribunale: lo chef italiano finisce nei guai con la legge negli Stati Uniti.

Un celebre chef italiano, noto per il suo passato nella scena gastronomica di San Francisco, è stato recentemente arrestato negli Stati Uniti, sorprendendo colleghi e appassionati di cucina. La vicenda, legata a presunti reati commessi in un solo giorno, ha trasformato una figura di successo in protagonista di un caso giudiziario sotto i riflettori dei media internazionali.

Dalla cucina alla cronaca nera: lo chef italiano arrestato a San Francisco

Valentino Luchin, 62 anni, originario di Este (Padova), noto per essere stato executive chef del rinomato ristorante Rose Pistola a North Beach e ex proprietario del locale Ottavio a Walnut Creek, è stato arrestato a San Francisco con l’accusa di aver compiuto tre rapine in banca in un solo giorno.

Secondo le autorità locali, gli episodi sarebbero avvenuti il 10 settembre 2025 nel distretto centrale della città, che comprende North Beach, Russian Hill e Union Square. L’ultima rapina sarebbe stata messa a segno intorno alle 12:02 in una banca di Grant Avenue, a Chinatown, dove Luchin avrebbe consegnato un biglietto scritto a mano a un impiegato, richiedendo contanti.

Le indagini della polizia hanno rapidamente collegato questa rapina ad altre due compiute lo stesso giorno, grazie a somiglianze nel modus operandi e nella descrizione del sospettato, portando all’arresto di Luchin, attualmente in carcere in attesa della formalizzazione delle accuse, che includono due capi d’imputazione per rapina e uno per tentata rapina.

Chef italiano accusato di aver compiuto tre rapine in un giorno: il retroscena sul passato

Luchin si era trasferito negli Stati Uniti nel 1993, affermandosi come figura di rilievo nella scena gastronomica della Bay Area. La chiusura del suo ristorante Ottavio nel 2016 avrebbe segnato l’inizio di un periodo di difficoltà economiche e personali. Non si tratterebbe del primo episodio giudiziario: nel 2018 era già stato accusato di aver rapinato una filiale Citibank di Orinda, sottraendo 18mila dollari, gesto che aveva motivato come frutto di disperazione a seguito del fallimento del locale.

Secondo le prime indiscrezioni, Luchin e la moglie avrebbero accumulato debiti per oltre 111.000 dollari, con appena 27.000 dollari in beni. Le autorità statunitensi non hanno diffuso l’ammontare complessivo del denaro sottratto nelle rapine del 10 settembre, ma sottolineano che l’arresto dello chef ha impedito ulteriori colpi nel distretto centrale di San Francisco.