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Chiara Ferragni, la nuova strategia di comunicazione per riposizionarsi

Chiara Ferragni

Chiara Ferragni affronta un periodo di cambiamenti: nuovi team, rebranding e sfide mediatiche segnano la sua strada verso un rilancio dell’immagine sempre più strategico e personale.

Chiara Ferragni volta pagina. La conferma arriva da Adnkronos: «Lighthouse Communication s.r.l.s. comunica di non rappresentare più la signora Chiara Ferragni alla quale augura tutto il bene per il futuro».

Chiara Ferragni: tra addii e nuovi inizi, la strategia per reinventarsi

Ma cosa è accaduto? Dietro a queste poche righe c’è molto di più.

C’è un percorso complicato, pieno di scosse e di fratture, che l’imprenditrice digitale ha attraversato negli ultimi mesi. Il caso Balocco, con il pandoro finito sotto i riflettori, ha lasciato tracce profonde… Non soltanto nell’immagine pubblica, ma anche dentro la sua stessa squadra. Da quel momento, niente è stato più come prima…

Non è un caso che Lighthouse fosse arrivata da poco. Solo qualche mese fa, infatti, l’agenzia aveva preso in mano la comunicazione di Ferragni dopo un altro addio traumatico: quello a Fabio Maria Damato, lo storico braccio destro. E ora di nuovo. Anche Lighthouse lascia la scena, senza troppi giri di parole. Questa volta però è diverso, il nuovo inizio di Chiara Ferragni è segnato da una vera e propria strategia di rebranding dell’azienda.

Chiara Ferragni e la sfida del rebranding

Eppure, in mezzo a questi addii, arriva anche un nuovo inizio. L’influencer ha scelto Image Building, agenzia di comunicazione tra le più influenti a Milano. Una struttura abituata a gestire rebranding delicati, crisi reputazionali, riposizionamenti. Non nomi qualsiasi, ma realtà di peso. È a loro che Chiara Ferragni affida oggi la sua ripartenza. Una mossa che porta con sé significati chiari: non basta più limitarsi a contenere i danni, serve riprogettare tutto.

La collaborazione è attiva dalla fine di luglio. E per Ferragni, 38 anni, è un momento decisivo. Perché le acque, sì, si sono calmate. Lo scandalo Balocco non riempie più le prime pagine. Ma l’onda lunga resta. E adesso c’è il compito più difficile: ricostruire credibilità. Riconquistare fiducia. Parlare a un pubblico che, almeno in parte, l’ha abbandonata.

Non sarà semplice. L’immagine che per anni ha funzionato — patinata, perfetta, quasi intoccabile — oggi rischia di non avere più presa. E allora la domanda diventa inevitabile: Chiara Ferragni aprà raccontarsi in modo diverso? Più autentico, più vicino a chi la guarda?

Un’operazione di rebranding non è mai solo marketing. E’ un’operazione delicata, significa cambiare la percezione senza stravolgere l’identità, anche. Alla fine, tutto dipenderà da lei? Forse. Perché i consulenti possono guidare, suggerire, limare. Ma se la fiducia non torna, se l’immagine resta incrinata, nessuna agenzia potrà salvarla.

Chiara Ferragni ha già affrontato rotture, addii, tradimenti professionali. Ogni volta si è rialzata. Ogni volta ha trovato una nuova strada. Stavolta, però, la partita sembra più complessa. Non è solo lavoro. È reputazione. È identità…

E la risposta, ancora una volta, arriverà dal tempo.