> > Condanna a morte in USA: prima esecuzione con l'azoto

Condanna a morte in USA: prima esecuzione con l'azoto

Prigione

Condanna a morte, verrà utilizzato per la prima volta l'azoto: arriva la conferma dalla Corte Suprema

La prima condanna a morte del 2024 negli USA potrebbe segnare un primato, dopo la decisione da parte della Corte Suprema di non fermare l’esecuzione di Kenneth Smith, colpevole di omicidio, l’uomo potrebbe essere il primo a perdere la vita tramite l’utilizzo dell’azoto puro. Al momento l’unico modo per fermare la procedura è attendere il ricorso alla corte d’appello.

Condanna a morte con azoto: una pratica crudele

La Corte Suprema si è infine espressa: non fermerà la prima condanna a morte degli Stati Uniti che verrà eseguita tramite l’uso dell’azoto puro. Questo è il destino che attende Kenneth Smith, colpevole di aver ucciso nel 1988 una donna, la condanna definitiva era già stata emessa nel lontano 1996 ma la sua storia ha fatto il giro del mondo per un altro motivo.

L’uomo aveva già affrontato una precedente condanna a morte tramite l’uso di un’iniezione fatale nel 2022 al quale era sopravvissuto dopo lunghe ore di sofferenze. Esperienza che ha segnato talmente tanto l’uomo che durante una recente visita medica gli sono stati diagnosticati insonnia, depressione ed angoscia.

Quadro clinico che non sembra aver però fermato la Corte Suprema dal dare il via libera a quella che potrebbe essere la prima esecuzione con l’azoto puro. I giudici non hanno nemmeno voluto ascoltare la tesi dei legali dell’uomo secondo cui una seconda esecuzione costituirebbe una violazione dell’ottavo emendamento della Costituzione contro punizioni crudeli e inusuali.

Un ultima possibilità

Al momento c’è solo una possibilità che Kenneth Smith ha per evitare di sottoporsi a questa condanna a morte. I legali dell’uomo hanno presentato ricorso alla Corte di appello e se anche questa verrà rifiutata, non ci saranno più possibilità di salvezza. L’utilizzo dell’azoto puro è stato anche sconsigliato dai veterinari per quanto riguarda l’eutanasia proprio in virtù della crudeltà del metodo, che porta essenzialmente alla morte per soffocamento.

C’è però un altro motivo che preoccupa, se dovessero capitare degli errori durante la procedura, Kenneth Smith potrebbe nuovamente sottoporsi ad una lunga agonia senza però perdere la vita, una delle possibilità ad esempio è quella di finire in stato vegetativo.