> > Condanna all'ergastolo per l'omicidio in carcere di Antonio Magrini

Condanna all'ergastolo per l'omicidio in carcere di Antonio Magrini

Immagine di Antonio Magrini, vittima di omicidio in carcere

La Corte d'Assise di Milano emette una sentenza severa per un omicidio avvenuto in carcere.

Il delitto avvenuto nel carcere di Opera

Oggi, la Corte d’Assise di Milano ha emesso una sentenza di ergastolo nei confronti di Domenico Massari, 59 anni, accusato di aver ucciso il compagno di cella Antonio Magrini il . L’omicidio è avvenuto nel carcere milanese di Opera, dove Massari stava già scontando una condanna all’ergastolo per un precedente omicidio, quello della sua ex moglie.

La Corte, presieduta dai giudici togati Bertoja e Fioretta, ha accolto la richiesta della pubblica accusa, rappresentata dalla pm Rosaria Stagnaro, che aveva chiesto la pena massima per l’imputato.

Le motivazioni dell’omicidio

Durante l’interrogatorio, Massari ha confermato di aver agito per motivi di astio nei confronti di Magrini, il quale si trovava in carcere per reati legati alla droga. Secondo quanto dichiarato, le tensioni tra i due erano sorte per questioni legate all’uso della televisione e alla pulizia della cella. L’omicidio è stato descritto come particolarmente brutale: Massari ha strangolato Magrini utilizzando i lacci delle scarpe e una cintura dell’accappatoio, per poi colpirlo con calci alla gola e con un bastone. La brutalità dell’azione ha contribuito a inasprire la pena inflitta.

Il passato criminale di Massari

La storia di Domenico Massari è segnata da un precedente omicidio che ha scosso l’opinione pubblica. Nel 2020, Massari aveva ucciso la sua ex moglie, Deborah Ballesio, sparandole sei colpi di pistola mentre lei cantava al karaoke in un locale di Savona. L’episodio aveva provocato anche il ferimento di tre persone, tra cui una bambina, sebbene in modo non grave. Dopo il delitto, Massari era fuggito, ma si era consegnato il giorno successivo alle autorità nel carcere di Sanremo. La sua storia criminale ha pesato notevolmente sulla decisione della Corte, che ha ritenuto necessario infliggere una pena severa per il nuovo omicidio avvenuto in carcere.