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La rassegna editoriale Più libri più liberi, che si svolge a Roma presso la Nuvola all’Eur, è al centro di una vivace controversia. Questa fiera, dedicata alla piccola e media editoria, ha visto la partecipazione di 604 espositori provenienti da ogni angolo d’Italia. Tuttavia, il dibattito è scoppiato alla vigilia dell’apertura, quando un appello firmato da 89 intellettuali, artisti e scrittori ha messo in discussione la presenza di una specifica casa editrice.
Il cuore della polemica
La lettera, che ha raccolto firme di nomi noti come Zerocalcare e Alessandro Barbero, ha messo in luce la presenza di Passaggio al Bosco, un editore che promuove testi che celebrano figure e ideologie legate al neofascismo. Gli autori dell’appello si sono detti colpiti nel trovare uno spazio per una casa editrice che, secondo loro, esalta un catalogo di opere antisemite e nostalgiche del fascismo.
Il contenuto controverso
Il catalogo di Passaggio al Bosco include opere di personaggi storici come Leon Degrelle, noto per il suo ruolo nella divisione vallona delle Waffen SS, descritto come un esempio di formazione per un’“elite militante”. Questo ha sollevato interrogativi su quale sia il confine tra libertà di espressione e la promozione di ideologie che contraddicono i principi democratici sanciti dalla Costituzione italiana.
Le reazioni politiche e culturali
La situazione ha suscitato anche reazioni nel panorama politico italiano. L’ex deputato del Partito Democratico, Emanuele Fiano, ha sollevato il problema chiedendo se fosse opportuno permettere la partecipazione di tale editore a un evento patrocinato dal comune di Roma. Da un lato, alcuni politici, come quelli di Fratelli d’Italia, hanno avvertito che escludere l’editore possa rappresentare un rischio di censura.
La risposta dell’Associazione Italiana Editori
Innocenzo Cipolletta, presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE), ha risposto prontamente alla lettera degli intellettuali. Ha affermato di non condividere la base ideologica dell’editore, ma ha sottolineato l’importanza di garantire la libertà di edizione e il diritto d’autore. Secondo Cipolletta, Più libri più liberi si propone come un luogo aperto a tutti gli editori, indipendentemente dalle loro posizioni politiche.
Il dilemma della libertà di espressione
La questione si complica ulteriormente quando si considera il principio di tolleranza in una democrazia. Il filosofo Karl Popper ha evidenziato il paradosso della tolleranza, secondo cui una società che tollera tutto rischia di essere distrutta dagli intolleranti. La presenza di opere che propagano ideologie fasciste in una fiera culturale solleva interrogativi sul rispetto dei valori fondamentali della democrazia.
Il dibattito necessario
La controversia attorno a Passaggio al Bosco e alla fiera Più libri più liberi evidenzia un dibattito cruciale. È fondamentale riflettere su come si possa garantire la libertà di espressione senza compromettere i valori democratici. Un’opzione potrebbe essere quella di aprire spazi di discussione all’interno della fiera, dove storici e esperti possano analizzare e contrastare la narrazione apologetica proposta dai testi dell’editore.