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Covid: Draghi, 'riaperture sì ma con la testa', pressing su Ue per green pass/Adnkronos (3)

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(Adnkronos) - Un impegno nella direzione caldeggiata dall'Italia arriva dalla presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen. "Il lavoro legale e tecnico per il 'certificato verde' - spiega al termine del Consiglio informale Ue e del vertice con l'India - è...

(Adnkronos) – Un impegno nella direzione caldeggiata dall'Italia arriva dalla presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen. "Il lavoro legale e tecnico per il 'certificato verde' – spiega al termine del Consiglio informale Ue e del vertice con l'India – è sulla buona strada affinché il sistema sia operativo a giugno. Inoltre, grazie anche all'eccellente lavoro della presidenza portoghese al Consiglio europeo, ci sarà un accordo politico su questo entro la fine di questo maggio", annuncia.

Un risultato, quello incassato da Draghi a Porto, che vale ben 11,2 miliardi di euro per il turismo italiano, in termini di alloggi, alimentazione, trasporti, divertimenti, shopping e souvenir. A far di conto è Coldiretti sulla base di dati Bankitalia. Per il green pass è arrivato il momento di accelerare.

Il premier, in conferenza stampa, torna anche sul tema vaccini, dopo la posizione assunta ieri -sulla svolta di Joe Biden- alla cena tra i leader Ue. Una mossa, quella del presidente degli States, che per Draghi "deve ancora essere capita nella sua completezza, ma credo che venga da una constatazione: ci sono milioni di persone che non hanno accesso ai vaccini, o per mancanza di distribuzione o per mancanza di denaro per poterli comprare, che stanno morendo. Ci sono le grandi case farmaceutiche che producono questi vaccini che hanno avuto delle sovvenzioni governative imponenti, quindi in un certo senso si potrebbe spiegare semplicemente dicendo che ci si aspetta qualcosa in cambio da queste case farmaceutiche. Peraltro un'applicazione temporanea, circoscritta, non dovrebbe costituire – questo me lo dicono gli esperti – un grande disincentivo alla produzione. Perché questo è quello che tutti temono, che costituisca un disincentivo alla ricerca e alla produzione di altri gli altri vaccini", mette in chiaro Draghi.