Giorgio Meroni Una 50enne di Vittorio Veneto (in provincia di Treviso) ha denunciato ai carabinieri di essere stata violentata dai suoi quattro soci al termine di una cena aziendale che lei stessa aveva organizzato a casa sua per stemperare alcune tensioni venutesi a creare. Lo riferisce il Corriere del Veneto.
La versione della donna
“Mi hanno fatto bere e poi mi hanno violentato per punirmi perché stavo creando problemi sul lavoro con le mie rivendicazioni. Non ricordo molto di quella sera, ma sono certa che quei rapporti non erano consenzienti” racconta la donna. Il fatto risalirebbe allo scorso ottobre. Tra la donna e i soci erano emerse problematiche legate a questioni economiche e la cena sarebbe servita proprio a riportare il sereno tra le parti come poi non è invece accaduto.
“Sono solo bugie”
Alcuni giorni dopo il presunto stupro la donna ha fatto sapere ai colleghi di averli denunciati e loro si sono immediatamente mossi con i loro avvocati per potersi difendere. La loro versione è totalmente diversa da quella della 50enne. I quattro uomini sostengono che non ci sia stata alcuna violenza: “Sono solo bugie, non l’abbiamo mai toccata“. Al contrario i colleghi spiegano che durante la cena hanno bevuto qualche bicchiere di vino e discusso per trovare un accordo prima di tornare nelle proprie abitazioni. Per i soci la donna si è inventata questa storia per un motivo ben preciso: “Vuole farci pressione sulle questioni di lavoro e indurci a fare come vuole lei”. Toccherà agli inquirenti stabilire chi sta dicendo la verità e chi invece sta mentendo.
