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Sandro Ceccagnoli morto a 81 anni: lutto al Tg1

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Il saluto dei colleghi e del dem Walter Verini: "Ricordo le cene con lui e David Sassoli. Ciao Sandro, non sarai dimenticato".

Lutto al Tg1 per la scomparsa di quello che è stato definito “l’uomo macchina” del telegiornale del primo canale Rai. Sandro Ceccagnoli è morto il 23 settembre all’età di 81 anni. Giornalista professionista dagli anni Sessanta, ha fatto parte dello staff Rai dagli anni Ottanta.

Morto Sandro Ceccagnoli

Sandro Ceccagnoli ha ottenuto l’iscrizione all’albo dei giornalisti professionisti il 1 novembre 1965. Negli anni Ottanta ha cominciato a lavorare per la Rai. La sua ultima apparizione per la televisione pubblica risale alla cerimonia con cui la palazzina del Tg1 è stata dedicata all’ex direttore Albino Longhi. Ceccagnoli era inoltre un grande appassionato di tennis, che ha praticato a lungo a livello non professionale.

Il saluto dei colleghi

Tra i messaggi di cordoglio pubblicati sui social per la morte di Ceccagnoli c’è anche quello di Clemente Mimum, che ha definito il giornalista scomparso “il più grande uomo macchina della storia del Tg1. Bravo, simpatico, per bene. Mi mancherà”.

Il caporedattore centrale del Tg1, Piero Damosso, lo ha definito “un grande giornalista, uno dei nostri maestri del servizio pubblico”, caratterizzato da “lealtà, correttezza, serenità. Sandro era uno che non appariva mai, perché è stato per molti anni il capo della macchina del Tg1, quella del coordinamento. Quella macchina che ha portato il Tg1 a essere il telegiornale più seguito, l’ammiraglia Rai”.

L’amicizia con Verini e Sassoli

Messaggi di addio anche dal mondo della politica. Il dem Walter Verini lo ha ricordato come “un amico vero, innamorato di Città di Castello, a cui ha dato tantissimo, nella vita e nel suo lavoro televisivo. Sandro non è stato solo un giornalista di valore. È stato una colonna del Tg1, un uomo forte e mite che ha consentito ogni sera la messa in onda del giornale”. Verini ha rievocato le cene con Ceccagnoli e David Sassoli, attuale presidente dell’Europarlamento: “Fu proprio David a passarmelo al telefono, durante una sua visita a casa di Sandro, non molto tempo fa. La sua voce era un po’ incerta, ma sempre gentile e affettuosa. È stata l’ultima volta che l’ho sentito”.