> > Morto Stefano Marinoni, il papà: "Mai creduto all'ipotesi di suicidio"

Morto Stefano Marinoni, il papà: "Mai creduto all'ipotesi di suicidio"

morto Stefano Marinoni

Morto Stefano Marinoni: a 4 mesi dalla sua prematura scomparsa, il papà Marco non ha dubbi: "Mai creduto al suicidio"

Era un giovane elettricista, una routine tranquilla, gli amici di sempre e una vita trascorsa nella periferia milanese. Il 4 luglio, poco dopo essere tornato dal lavoro, si era rimesso a bordo della sua auto. Uscendo di casa aveva detto alla madre: “Esco 20 minuti, torno per cena”. Gli amici hanno sempre negato di averlo incontrato quel giorno e i familiari escludono ci possano essere ombre nella vita del giovane. Dopo l’annuncio della sua scomparsa, è stato trovato morto Stefano Marinoni. Gli inquirenti faticano a credere che il ragazzo si sia arrampicato su un traliccio per poi gettarsi. Sul suo corpo, infatti, non sono state riscontrate lesioni da caduta. Anche il papà Marco non ha dubbi: “Mai creduto al suicidio. Siamo certi che sia stato ucciso”.

Morto Stefano Marinoni, le parole del padre

La famiglia Marinoni non crede all’ipotesi di suicidio. Ad accreditare la loro posizione, la ferita notata sullo sterno del giovane, la quale potrebbe essere conseguenza di un colpo ricevuto. Le indagini e gli accertamenti sul corpo di Stefano sono ancora in corso.

“Noi non ci siamo fatti nessuna idea su quello che è successo quando è uscito di casa il 4 luglio, ora aspettiamo di conoscere l’esito delle indagini”, sono state le parole rilasciate da Marco Marinoni a Il Giorno. A breve il pm Mauro Clerici della Procura di Milano dovrebbe consentire la sepoltura del 22enne. Infatti, ha dichiarato: “Probabilmente i funerali si svolgeranno la prossima settimana e finalmente familiari e conoscenti potranno dargli l’ultimo saluto”. La compagnia di Rho sta proseguendo le indagini sul caso, ma mantiene il massimo riserbo.

morto Stefano Marinoni

Ci sono ancora un po’ di dubbi da chiarire. Tra questi, al momento non risulta chiaro il perché Stefano quella sera abbia lasciato a casa il portafoglio, spento il telefono e nascosto sotto il sedile dell’auto. Con chi si è incontrato in quel tragico 4 luglio? La persona che era con lui potrebbe essere un testimone di estrema rilevanza o persino il vero responsabile delle ferite emerse dall’autopsia.