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Coronavirus: cosa rischia chi non rispetta la quarantena

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Le nuove disposizioni del governo introducono importanti novità: cosa si rischia non rispettando la quarantena per coronavirus?

Tra i provvedimenti contenuti nel decreto legge varato dal Cdm straordinario per fronteggiare il coronavirus vi è l’obbligo di quarantena per quanti abbiano avuto contatti con persone infette. Nel caso in cui la disposizione non venga rispettata potrebbero scattare importanti conseguenza. Cosa si rischia quindi non rispettando la quarantena per coronavirus?

Coronavirus quarantena: cosa si rischia?

La misura governativa prevede l’isolamento obbligatorio di due settimane per chi è entrato a contatto con persone positive al virus. Chi invece negli ultimi quattordici giorni ha fatto rientro in Italia da una zona considerata a rischio dall’Oms dovrà dare comunicazione all’autorità sanitaria territorialmente competente. Questa dovrà provvedere a controllare la sua domiciliazione fiduciaria con sorveglianza attiva. Dal momento che si tratta del provvedimento di un’autorità adottata per ragioni di igiene e sicurezza pubblica, rientra infatti tra le fattispecie punibili secondo l’articolo 650 del codice penale. Il massimo della pena prevista è l’arresto fino a tre mesi o un’ammenda fino a 206 euro.

Dpcm, le misure penali

Con il nuovo decreto del Viminale varato l’8 marzo e la suddivisione dell’Italia in zone rosse e arancioni, sono state introdotte misure penali per i trasgressori delle disposizioni. La Lombardia e altre 14 province, infatti, rimangono off-limits e spostarsi al loro interno è possibile solo per motivi comprovati ed urgenti. “Gli spostamenti potranno avvenire solo se motivati da esigenze lavorative – si legge nel decreto – o situazioni di necessità o per motivi di salute da attestare mediante autodichiarazione”. Vige, invece, un divieto assoluto di spostamento per “le persone sottoposte alla misura della quarantena o che sono risultate positive al virus”.

Sono infatti previste sanzioni anche penali (fino a tre mesi di carcere) per chi trasgredisce questa regola. Nel resto dell’Italia, il comitato scientifico ha invitato i cittadini a modificare i propri comportamenti. In particolare evitare abbracci, strette di mano e baci, restare in casa qualora si presentassero raffreddore, tosse o febbre. Evitare contatti ravvicinati e mantenere una distanza di un metro dagli altri. Qualora, infine, si entri in contatto con persone positive al virus, è importante sottoporsi alla quarantena obbligatoria di 14 giorni.

Sono stati introdotti controlli stringenti anche su strade e autostrade, dove “la polizia stradale procederà ad effettuare i controlli acquisendo le prescritte autodichiarazioni – si legge nella direttiva –. Analoghi servizi saranno svolti lungo la viabilità ordinaria anche dall’Arma dei carabinieri e dalle polizie municipali”. Inseriti anche controlli nelle stazioni ferroviarie e negli scali aerei per i passeggeri in partenza e in arrivo.

A riportarlo è lo stesso Ministero della Salute che specifica come il non rispetto delle regole previste “costituirà una violazione dell’Ordinanza“. Questo vuol dire che chiunque sarà sottoposto a obbligo di quarantena potrà incorrere nelle conseguenze previste dal suddetto articolo. Il Prefetto può servirsi delle forze di Polizia o delle forze armate per eseguire le misure previste.